AI RAGGI X – “Eppur mi son scordato di te…Manolo”

Gabbiadini gol in Napoli-Verona
Gabbiadini ©Getty Images

‘Eppur mi son scordato di te, come ho fatto  non so..’ cantava negli anni ’70 Lucio Battisti. Nessun inciso calza tanto a pennello come questo, in casa Napoli. Il protagonista della sciagurata dimenticanza è, purtroppo, Manolo Gabbiadini. Sempre più fuori da un progetto tecnico che, appena un anno e mezzo fa lo aveva individuato come l’attaccante ideale da affiancare a Gonzalo Higuain. Oggi l’ex attaccante della Sampdoria appare come un pesce fuor d’acqua che non vede l’ora di evadere da una realtà che lo ha sedotto e, per ora, abbandonato. Eppure nel gennaio del 2015 il Napoli dimostrò di voler puntare forte sul giocatore: 12,5 milioni di euro nelle casse di Samp e Juve e Manolo al Napoli per i successivi 5 anni. Mica roba da poco insomma. Dopo i primi sei mesi (molto positivi) alla corte di Benitez, con l’arrivo di Sarri e l’esplosione di Higuain, il numero 23 azzurro non ha più giocato quanto avrebbe meritato e questo gli è costato l’Europeo.

Nel gennaio scorso sarebbe potuta giungere una clamorosa svolta: il Wolsfburg offre al Napoli una cifra di poco inferiore ai 30 milioni (bonus inclusi) per far suo il talento classe 1991, Aurelio De Laurentiis però è deciso nel rifiutare i soldi tedeschi ed il giocatore resta alla corte di Maurizio Sarri. Ed eccoci qui, giugno è arrivato. Passato. Ed il Napoli, per ora, ha ancora Gabbiadini in rosa. Un valore aggiunto sicuramente, ma sia chiaro che in relazione ai nomi di mercato che circolano intorno agli azzurri, la squadra di Sarri per la prossima stagione sembra ancora una volta orientata ad adottare principalmente il 4-3-3 ormai divenuto tanto caro al tecnico toscano. Tradotto: ancora niente spazio per Gabbiadini.

Pereyra (si tratta), Candreva (quasi del tutto sfumato) e Giaccherini (ad un passo) confermano l’intenzione del club di ADL a voler puntare forte sugli esterni d’attacco, in un modulo che dunque non prevede seconde punte.

Eppur ti stai scordando di Manolo, Napoli. Come fai? Davvero non so!”

 

di Roberto Rossi

Impostazioni privacy