KICKOFF – Napoli-Sampdoria, rischio “pancia piena” in agguato

Riparte il campionato, ed il Napoli è chiamato a cominciare il 2017 con una vittoria nel match casalingo di sabato sera contro la Sampdoria.

Gli azzurri devono dare un seguito al trend positivo del mese di dicembre, interrottosi parzialmente con il pareggio prenatalizio in casa della Fiorentina. Il terzo posto a 35 punti non può consentire ai partenopei di guardare esclusivamente a Juventus e Roma, davanti a quota rispettivamente 42 e 38. Dietro infatti ci sono Lazio (34) e Milan (33) che avranno dei turni casalinghi sulla carta relativamente semplici: i biancocelesti affronteranno il Crotone, per i rossoneri ci sarà il Cagliari a marcare visita. Un passo falso del Napoli significherebbe di certo subire il sorpasso o l’aggancio da parte sia degli uomini di Simone Inzaghi che di quelli di Vincenzo Montella.

Occhio…!

Inoltre il periodo che segue le feste coincide spesso con quello delle sorprese: si spera che non sia il caso della gara del ‘San Paolo’, dove il Napoli dovrà confermare la sua superiorità tecnica nei confronti dei blucerchiati liguri, dotati di buone individualità e che proprio grazie agli spunti di un solo giocatore nella scorsa stagione riuscirono ad attuare una parziale rimonta sfiorando pure il colpaccio a Fuorigrotta,da un passivo di 2-0 fino al 2-2 finale targato Eder, con anche qualche altra ottima azione per il sorprendente vantaggio.

Vietato distrarsi

Il rischio in gare come questa è quello di arrivarci con la pancia piena e di sottovalutare l’avversario, e sarà un tema che certamente si ripresenterà a ridosso della doppia sfida di Champions League con il Real Madrid, quando il calendario del Napoli proporrà avversari di caratura non eccelsa, Roma a parte. Tocca a Sarri dimostrare che il suo Napoli è diventato maturo abbastanza da non fare differenze tra una Sampdoria ed una Juventus: chiunque ci sia davanti agli azzurri, l’obiettivo deve essere sempre la vittoria. Nonostante l’emergenza difensiva che ha colpito l’organico.

di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)

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