IL PORTAFORTUNA – Con Calzona il Napoli vince sempre

Calzona in Napoli-Verona
Calzona ©Getty Images

Il Napoli ha un portafortuna: è Francesco Calzona, il vice di Maurizio Sarri nonché suo fedelissimo collaboratore, che da anni ne condivide le sorti sportive in giro per l’Italia. E che adesso ha avuto modo di riassaporare di nuovo le luce della ribalta, con il match in Coppa Itali di tre giorni fa nel quale è stato lui a prendere il posto principale in panchina per guidare i calciatori azzurri.

Gli inizi

Calzona è diventato famoso per essere passato al calcio dall’originario mestiere di venditore ambulante di caffè, un episodio della sua vita sul quale si è romanzato anche troppo in giro per il web. Da Dimaro al pieno della stagione, accanto a Sarri c’è sempre lui, esperto di tattica che da tantissimo tempo osserva il calcio dopo aver cominciato sui campi dei dilettanti. La storia comincia al Tegoleto, del quale Calzona diventa giocatore-allenatore nel campionato di Eccellenza: il lavoro però toglieva tempo ed energie per fornire una guida tecnica adeguata alla squadra, ed è così che consigliò al proprio presidente di affidarsi a Sarri, nel frattempo passato da una postazione in banca al vestire la tuta.

Inseparabili

I due hanno vissuto una grande ascesa da allora (era la stagione 1999/2000), passando per l’Arezzo in Serie B con un doppio 2-2 colto a Napoli ed in casa della Juventus, fino ad arrivare alle grandi cose fatte vedere all’Empoli. Nel maggio 2014 in panchina come allenatore c’era proprio lui a guidare i toscani, data una squalifica nella quale era incappato lo stesso Sarri: fu vittoria, che significò promozione in Serie A.

Amuleto

Nel settembre successivo Calzona poté ripetere l’esperienza di vivere un match da allenatore “in prima”, sempre perché Sarri venne fermato dal Giudice Sportivo. In quella occasione conseguì un pareggio contro il Chievo. Un anno fa, nel mese di aprile, Calzona sostituì Sarri nel rotondo 3-0 rifilato al Verona, prima di ripetersi col 3-1 inferto allo Spezia in settimana. E con lui gli azzurri vincono sempre.

di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)

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