LE PAPAGELLE di Empoli-Napoli: Lorenzo “big daddy”, Ghoulam spinge e combina guai. Perché soffrire così?

 

REINA 5,5 – Sul calcio di punizione di El Kaddouri probabilmente non vede la palla partire, ma è un gol tutt’altro che evitabile. Fortuna che si era già sul 3-0, ma qualche responsabilità gli va sicuramente ascritta. Nulla può sul rigore di Maccarone. #DirtySheet

 

HYSAJ 5,5 – La sua ex squadra, il suo ex stadio. Gli empolesi lo hanno cresciuto e ora lo stanno vedendo spiccare il volo, da titolare in una delle squadre più forti del campionato. Eppure non è uno spettacolo ineccepibile: tanti errori, in copertura e in ripartenza, prestazione non indimenticabile. #DoveSeiElseid
ALBIOL 6,5 – Naturalmente quando c’è lui è tutto più facile, le chiusure, gli anticipi, la costruzione del gioco a partire dalle retrovie. Con Raul si va sul sicuro. #Cassaforte

 

CHIRICHES 6,5 – Era chiamato a una reazione immediata dopo gli orrori visti col Crotone e la risposta è in perfetto stile Chiriches. Non fa passare nulla, sbaglia ancora qualche passaggio ma in impostazione è una garanzia, e forse è proprio quello il suo limite: troppo sicuro di sé, la scorsa settimana questa cosa stava per costare cara. #Recuperato

 

GHOULAM 5,5 – Certo, si può storcere il naso per la fase difensiva, ma guardate quanto e come appoggia la manovra. Sempre lì, lì nel mezzo e anche un po’ più avanti, pronto a sovrapporsi con Insigne e Hamsik e fare da attaccante aggiunto. E infatti la topica in difesa arriva a dieci minuti dal termine, con quel rigore che complica maledettamente le cose e rischia di mettere in discussione un match che sembrava ampiamente chiuso. Non deve succedere, e invece succede troppo spesso. #FaouziCombinaGuai

 

ALLAN 6,5 – Da quando il suo agente si è lamentato per lo scarso impiego ha ritrovato la maglia da titolare ma soprattutto ha ritrovato la brillantezza che sembrava avere un po’ perso. Dopo il Real è un altro giocatore e anche oggi porta ampiamente a casa la pagnotta. #ZielinsChi

 

JORGINHO 6,5 – In queste partite qui, quando la squadra la mette più sul palleggio che sul pressing, Jorginho va sempre sul velluto, complice anche una crescita notevole di condizione che lo sta rendendo di nuovo il metronomo imprescindibile che un anno fa sembrava valere 40 milioni ed era studiato da diverse big europee. No, perché in molti sembravano essersene dimenticati. #MemoriaCorta. Dal 61′ DIAWARA 5 – Entra quando l’Empoli sta iniziando a riguadagnare terreno e si ritrova schiacciato dal centrocampo avversario. Naturalmente non è tutta colpa sua, ma con lui in campo il Napoli se la vede piuttosto brutta. #Sofferenza

 

HAMSIK 6 – Quando il centrale gioca come vertice bassissimo è lui a scalare in mezzo per prendere palla e costruire. Contro un centrocampo giovane e frizzante come quello empolese fa più contenimento, ma il suo apporto ad Insigne non manca mai, pur palesando nel finale un calo fisico e – naturalmente – fisiologico, visto che non riposa mai mai. #UomoSenzaSonno

 

CALLEJON 6,5 – C’è sempre, c’è dappertutto, c’è soprattutto quando c’è da ripiegare e dare una mano a chi sta difendendo. Ma c’è anche quando c’è da inventare, da rifinire, come quello splendido break in cui recupera una palla sulla trequarti e la dà dentro per Mertens, che anticipa Costa e prende il rigore. #ElSeñorDondequiera

 

MERTENS 7 – Scatenato e subito pronto a sgusciare ovunque, in effetti è proprio quello che fa: si infila fra i difensori come fosse invisibile e proprio da “invisibile” va a soffiare il pallone a Costa, che non lo vede proprio, al punto da “rinviarlo” credendo di avere il pallone. Ok, il rigore lo sbaglia, ma diciamo che quella punizione da 30 metri a scaraventare a terra la porta lo rende piuttosto perdonabile. Che dite, lo perdoniamo? #BelloeImpossibile

 

INSIGNE 7,5 – E alla fine arriva Lorenzo. Quando la situazione si complica ormai sbuca lui, che sembra essere cresciuto al punto da prendere per mano la squadra e condurla verso la luce. Apre le marcature, come col Crotone, e la mette facile facile, al contrario del neo scapolone Dries che ama le cose difficili. Ovviamente dopo un’azione splendida orchestrata proprio da lui, “papi” Insigne, che bissa poi con un rigore perfetto. E si sa, i papà sono gente concreta. #HowIMetYourDaddy. Dal 77′ GIACCHERINI sv

 

ALL. SARRI 6 – Un primo tempo giocato senza concedere nulla, in cui se Mertens non avesse sbagliato il rigore si sarebbe chiuso sullo 0-4, contro una squadra che non è esattamente un colabrodo. La nota stonata, ancora una volta, è la porta di Reina sporcata dalla “vendetta” di El Kaddouri e dal rigore di Maccarone. Roma scavalcata nuovamente, ma certamente gli altri due gol presi e la sofferenza nel finale devono far riflettere, soprattutto in vista del doppio impegno con la Juve. Ci sono 15 giorni per lavorarci su. #CopertaCorta

 

a cura di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

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