IL PAGELLONE @NCL – Hamsik “inspiegabile”, Zielinski fa sognare. E attenti a quei due!

 

Andando avanti con il pagellone della stagione del Napoli possiamo osservare una curva in crescita costante, dai portieri ai difensori arrivando al centrocampo. Segno che dalla cintola in su la squadra è stata davvero brillantissima: i voti certificano solo ciò che si è visto in campo, con zero insufficienze (escluso El Kaddouri, ma vabbè) e tanti voti molto alti. Il migliore, ça va sans dire, è il capitano Marek Hamsik, arrivato alla stagione della definitiva consacrazione. Ma anche per gli altri, da Zielinski a Diawara passando per Allan e Jorginho, hanno dato un apporto fattivo alla causa, seppur a sprazzi. Insomma, c’è da essere ottimisti per il futuro e soddisfatti per il presente: la linea mediana è forse il reparto in cui è necessario muovere di meno sul calciomercato Napoli. E quindi, dopo quello dei portieri e dopo il pagellone dei difensori di NapoliCalcioLive, ecco a voi i voti (altissimi) dei centrocampisti azzurri!

Napoli, il pagellone dei centrocampisti: Hamsik su tutti, Zielinski magnifico

ALLAN 7 – Altra stagione convincente per il brasiliano. Partito un po’ in sordina, l’esplosione di Zielinski lo ha un po’ sorpreso: per una buona fase dell’anno ha perso posto, mordente e anche la pazienza, con l’agente che spingeva affinché giocasse di più. Alla fine, complice anche il calo del giovane polacco, ha ritrovato minutaggio. E sono arrivate anche le prestazioni. Di importanza cruciale il suo finale di stagione in crescendo, con la soddisfazione anche del gol contro gli ex compagni dell’Udinese. Elemento importante, di grande sostanza, per Sarri e per il gruppo.

JORGINHO 7 – Per lui vale lo stesso discorso fatto per Allan. Inizio discreto, poi un calo vistoso coinciso (e non è un caso) con il momento peggiore del Napoli. L’esplosione di Diawara e le voci di addio, sembrava fosse diventato un brocco improponibile anche per la Serie B. Invece poi superato il momento difficile è tornato in cattedra e ha ripreso a dispensare il calcio che sa. Elemento imprescindibile, anche per lo stile di gioco, è presente in tutte le classifiche europee di statistiche in merito a numero di passaggi e percentuale di appoggi riusciti. Sta crescendo anche in personalità, se impara a verticalizzare di più diventa davvero difficile rinunciarci.

HAMSIK 8,5 – Centotredici. Non è il numero del pronto intervento, sono i gol segnati in 10 anni dal vero simbolo di questo Napoli. A meno due dal Mito, la media di più di dieci all’anno per un centrocampista, dovrebbe dirla già lunghissima questo dato qui. E invece c’è ancora chi ha il coraggio di imputargli qualcosa, chi storce il naso perfino di fronte ai numeri di questa stagione, forse la migliore in assoluto da quando Hamsik si è vestito d’azzurro. Chiude con 15 gol e 14 assist e ancora quell’incredibile qualità di essere insostituibile: Sarri preferirebbe togliersi la tuta che toglierlo dal campo. Qualcosa vorrà pur dire: così è, se vi pare.

ZIELINSKI 8 – Se poi vogliamo parlare di rivelazioni stagionali, subito dietro Mertens c’è questo ragazzo qui. Arrivato fra lo scetticismo generale col peso di quasi 20 milioni di euro di cartellino sulle spalle, Piotr non ha battuto ciglio e ha mostrato tutte le sue qualità non appena è stato chiamato in causa, ovvero praticamente subito. Sarri lo conosceva bene, lo ha ‘inventato’ lui, ma forse neanche il mister si aspettava una resa del genere al primo anno in una big. Fra le poche macchie in una stagione quasi perfetta la gara del Bernabeu, ma presto imparerà a gestire anche queste partite qui. Già, perché la cosa più bella è che sembra avere ancora margini di crescita enormi. Da fuoriclasse, come ha detto Sarri. Milano e Bologna le sue prestazioni più accecanti.

DIAWARA 7,5 – Il giovane Amadou invece non ha sofferto neanche l’impatto del Bernabeu. Il migliore dei suoi in quella serata speciale, a coronamento di una fase di campionato in cui sembrava davvero non avere limiti. Classe ’97, 19 anni non ancora terminati e una sicurezza dei propri mezzi che fa impressione. Da tenere ampiamente in conto anche il calo primaverile. Di lui Sarri ha detto “per l’età che ha può diventare quello che vuole”, e questa prima annata azzurra dà già un’idea di cosa diventerà. Se mantiene queste premesse siamo di fronte a uno dei futuri top player europei.

ROG 6,5 – Mesi di oblìo, richiesto a gran voce da tre quarti della tifoseria, il suo esordio in campo arriva in Coppa Italia contro la Juventus, non certo la gara più semplice del mondo. La risposta è devastante: migliore in campo in quella gara sfortunata (si fa per dire), sempre positivo ogni qual volta viene chiamato in causa. Anche per lui i margini sono esponenziali: magari un anno di prestito da titolarissimo in qualche squadra di A può regalare a Sarri un centrale di spessore internazionale. A Napoli o fuori Napoli, di certo c’è bisogno di fargli fare uno step rispetto a un anno in cui ha giocato davvero poco.

GIACCHERINI 6,5 – Diciannove spezzoni di gara in tutto, due presenze da titolare. Risultato? Due reti, il timbro messo in entrambe le partite in cui ha iniziato dal 1′, Genoa in campionato e Spezia in Coppa Italia. Professionista ineccepibile, nonostante qualche mugugno a gennaio ha fatto parte in silenzio di un gruppo dove era davvero difficile farsi largo, e ha risposto presente appena chiamato in causa. Cosa chiedergli di più?

EL KADDOURI 5,5 – Pochi mesi in cui ha trovato pochissimo spazio, poi il divorzio a gennaio per la nuova avventura ad Empoli, inevitabile vista anche l’imminente scadenza del contratto. Nonostante le polemiche (evitabilissime) del suo agente Mino Raiola, il marocchino lascia un buon ricordo a Napoli: non ha mai giocato tantissimo, ma lo scorso anno ad esempio ha regalato un’ottima stagione ‘alla Giaccherini’, rispondendo sempre presente quando schierato in campo, anche in pochi minuti. Quest’anno un po’ meno, ma ha avuto anche meno chance. (Quasi) sufficienza di stima.

a cura di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

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