AMARCORD MERCATO – Inler: un turco-napoletano con l’azzurro nel sangue

Un turco-napoletano arriva a Napoli. Sembrava impossibile: la trattativa andava avanti da marzo e forse anche prima, l’accordo con l’Udinese era totale. Lo scoglio, come spesso storicamente accade in queste situazioni, erano i diritti d’immagine. Tutti da cedere al patron. Sembrava impossibile, ma alla fine quel turco-napoletano, che tutti acclamavano e attendevano, firmò il contratto a Castelvolturno l’11 luglio 2011. Era solito indossare la maglia numero 88 ed il suo nome era Gokan Inler. Forza, fisicità, una buona dinamicità, piedi raffinati e un tiro dalla media distanza che è una sassata. Il centrocampista scuola Zurigo, passato poi da Udine, era tutto questo. Mettici poi che nella stagione precedente venne eletto come miglior centrocampista della Serie A e apparirà subito chiarissimo il perché il ds Bigon puntò tutte le fish su di lui e non su una scommessa come Arturo Vidal (e che scommessa). Fu uno degli acquisti più onerosi dell’era De Laurentiis fin lì: 16 milioni cash infatti andarono nelle casse dell’Udinese che lasciò andare il faro della propria squadra all’ombra del Vesuvio. Faro che, dal 2011 al 2015, illuminò il gioco del Napoli ad alternanza.

Luci ed ombre infatti hanno caratterizzato la lunga parentesi di Inler in maglia azzurra. Il leone, tanto acclamato durante la presentazione (con tanto di maschera), di ruggiti ne ha emessi ed alcuni anche molto importanti soprattutto in Champions League, però, a conti fatti,  da lui ci si aspettava molto di più. Non sotto l’aspetto dell’impegno, della dedizione, dell’attaccamento alla maglia, della passione. In questo Inler faceva scuola. Ci si aspettava di più sotto l’aspetto tecnico: di fatto il salto di qualità con il suo innesto a centrocampo non fu evidente come da pronostico. Nonostante questo, i tifosi del Napoli ad Inler devono tanto: quattro stagioni in maglia azzurra, 166 presenze e 16 reti tra campionato e coppe, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana vinte da protagonista, lo iscrivono di diritto nelle storia del club. Inler: un turco-svizzero-napoletano che nello spogliatoio parlava in dialetto e che ha amato Napoli con un amore talmente evidente che gli è valso la cittadinanza onoraria in questa splendida città. Inler: un turco-svizzero con Napoli nel cuore.

a cura di Roberto Rossi (Twitter: @RobSnowflower)

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