Nizza-Napoli, la chiave tattica: Hamsik funge da doppio regista

Marek Hamsik in Nizza-Napoli ©Getty
Marek Hamsik ©Getty

Il Napoli vince e diverte. E vola ai gironi di Champions League con due prestazioni di altissimo livello nell’arco di una settimana. Quattro marcatori diversi (Mertens, Jorginho, Callejon ed Insigne) che attestano ancora una volta la coralità del gioco degli azzurri. Alla domanda sui segreti di questa squadra Marek Hamsik ha svelato ai microfoni di “Premium Sport”: “Sono tre anni di lavoro di Sarri, giochiamo a memoria. Sembra facile perché giochiamo a due tocchi e in movimento. Facciamo questi movimenti almeno tre-quattro volte a settimana”. Sembra facile, ma non lo è. Proprio il capitano slovacco, che appare ancora in leggero ritardo di condizione, è indispensabile nel gioco del Napoli non solo per le sue incursioni senza palla e per i suoi assist illuminanti come in occasione del gol di Callejon. Marek Hamsik, invece, funge in molte situazioni di partita come regista aggiunto in caso di marcatura ad uomo sul vertice basso del centrocampo a tre. L’abbassamento dello slovacco manda in confusione gli avversari incapaci di andare a pressare adeguatamente l’interno di centrocampo del Napoli.

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Minuto 30 – Raul Albiol imposta dalle retrovie ricevendo la sfera da Pepe Reina. Jorginho, marcato ad uomo da Sneijder schierato come trequartista da Favre nel 4-2-3-1 alle spalle di Mario Balotelli, si butta alle spalle dell’olandese per creare lo spazio giusto per Marek Hamsik che arriva ad impostare. Ecco gli automatismi della squadra di Sarri che mandano in confusione il Nizza con l’uscita in pressing dell’esterno destro Walter che viene tagliato successivamente fuori con la palla che arriva al liberissimo Ghoulam sulla sinistra.

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Dopo tre anni di lavoro i giocatori azzurri sembrano avere una consapevolezza maggiore dei compiti da svolgere nell’arco dei novanta minuti. Anche la gestione della palla nei momenti chiave della partita è diventata fluida e meno timorosa. Il Napoli riesce ad avere un predominio senza eguali con repentini cambiamenti di posizioni dei vari giocatori che non danno punti di riferimento agli avversari. L’obiettivo della squadra di Sarri è quello di diventare sempre corta anche in caso di uomini fuori posizione. Con l’intelligenza e la bravura di Insigne e compagni l’allenatore toscano è riuscito nel suo intento. Ma non è finita qui.

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Primi minuti di gioco – Ancora una volta Jorginho seguito ad uomo si butta alle spalle di Sneijder con Hamsik che gioca la palla con Albiol. Dopodiché l’italo-brasiliano si abbassa con il capitano degli azzurri che esegue il movimento opposto. Il Napoli diverte, ma è tutto studiato al dettaglio.

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