LIGHT BLUES – Purple Haze, gambe pesanti ed il promemoria per gli scettici

Sounds like light blues by Napolicalciolive.com
Sounds like light blues by Napolicalciolive.com

 

La settimana del Napoli è la settimana delle visioni distorte, delle critiche prive di logica e dell’emotività fuorviante. Giorni in cui hanno la meglio i portavoce dell’antisarrismo, forti dei risultati che stentano ad arrivare e stimolati dalla folla di quelli che preferiscono alternare il loro punto di vista di settimana in settimana per non offendere nessuno. Una situazione paradossale, inimmaginabile fino a qualche settimana fa, ma purtroppo tristemente attuale.

Napoli
Napoli © Getty Images

Promemoria

39 punti, 35 gol fatti e 10 subiti. A leggere i numeri del Napoli la crisi è un’invenzione dettata dalla rabbia, dalla delusione, ma di sicuro non una conclusione razionale. È vero anche che il calo fisico è tangibile e si vede dalle giocate dei calciatori in campo, spesso prive di convinzione e brillantezza d’idee. Questo però non deve e non può essere un buon motivo per non fermarsi a ragionare sulla realtà dei fatti: ovvero valutare classifica alla mano il Napoli dov’è ora e dove potrebbe essere.

E vediamola, questa classifica. Nonostante le critiche feroci il Napoli è secondo ad un punto dal primo posto, ha la miglior difesa insieme a Roma e Inter ed il terzo miglior attacco. Dettagli che fanno la differenza, soprattutto nel confronto tra gli azzurri di quest’anno e quelli dell’anno scorso. È vero che ha perso due ghiotte occasioni per allungare in classifica, ma è anche vero che non sono scappate le altre, a testimoniare come questo campionato in realtà sia ancora apertissimo e per nulla perduto nonostante il calo fisico.

Mertens
Dries Mertens © Getty Images

Fourteen

Gambe pesanti e mente offuscata sono i sintomi di chi necessiterebbe di riposo ma purtroppo non può. Sintomi che condizionano anche le giocate apparentemente più semplici, quelle che un mese fa si compievano ad occhi chiusi e che ora fanno pesare il pallone come un marmo di Carrara. Obbligato a giocare per esigenza, Mertens vive un momento diametralmente opposto a quello che gli ha permesso di realizzare gol impossibili, come costretto a vivere in una realtà parallela in cui devi vedertela con i tuoi peggiori incubi.

Ma come mollare proprio adesso? Dries, così come tutta la squadra, sa che si tratta solo di un momento e non di una definitiva caduta negli abissi. Tenere duro è l’unico antidoto alla stanchezza in questo momento e bisogna farlo fino alla pausa di gennaio per rimanere lì, agganciati alle prime posizioni. Sarà importante restare in scia e sfruttarne la forza per azzardare il sorpasso nella parte della stagione in cui veramente tutto è decisivo, come un ciclista in volata durante l’ultimo km.

Allan © Getty Images

Foschia viola

Lo 0-0 contro la Fiorentina è lo specchio della realtà azzurra. Oltre ad avere i propri demeriti, il Napoli si è imbattuto in una viola che ha coperto benissimo il campo, chiudendo tutti i varchi potenzialmente letali alla squadra di Sarri. L’unica differenza rispetto al passato sta nelle alternative. Infatti se prima chiudere gli spazi centrali agli azzurri significava dare spazio alle giocate sulle fasce, in questo momento i partenopei faticano a sfondare sui binari esterni per la carenza di spirito d’iniziativa e superiorità numerica. La spiegazione sta tutta nella mancanza di uomini chiave in grado di dare velocità e concretezza alle giocate, con Zielinski che adattato in quel ruolo non ha caratteristiche di dribbling e rapidità, mentre Mario Rui ha bisogno ancora di qualche partita per entrare con concretezza nei meccanismi azzurri.

Proprio per questo la squadra ha provato ad impostare le proprie azioni offensive partendo insolitamente da destra, senza però arrivare al risultato sperato. Causa di tutto ciò è anche la fatica che sta vivendo Callejon, mai così in ombra e per niente decisivo. Lo spagnolo insieme a Mertens vive un momento di appannamento che sta mettendo in seria difficoltà i meccanismi di gioco, ma a differenza del belga, lui un’alternativa (forse due) ce l’avrebbe.  Infatti Ounas o Giaccherini potrebbero sostituirlo anche se con caratteristiche differenti. Soluzioni da rischiare quando il valore dell’avversario lo permette: sia per portare a casa il risultato, sia per risparmiare qualche minuto ad un giocatore fondamentale nelle soluzioni di gioco azzurre. Un azzardo che appare innaturale, ma necessario per restituire linfa ad un gioco atrofizzato dai risultati e dalle critiche.

di Claudio Pomarico (Twitter @Il_Pumambolo)

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