Koulibaly: “Albiol mi aiuta moltissimo. All’inizio ero in difficoltà con gli schemi di Sarri”

Anche nella vittoria di ieri contro l’Udinese in Coppa Italia, Kalidou Koulibaly ha guidato la retroguardia del Napoli, contribuendo a mantenere inviolata la porta difesa da Sepe. Il centrale senegalese a 26 anni sembra aver raggiunto una completezza sotto ogni punto di vista, anche dal punto di vista realizzativo. In 23 apparizioni stagionali, il possente difensore nato in Francia ha segnato 3 già la bellezza di 3 gol. Intanto lo stesso Koulibaly ha parlato oggi ai microfoni de ‘Il Mattino‘: “I miei compagni e lo staff mi aiutano moltissimo. È importante avere un calciatore esperto come Albiol al mio fianco. Lui mi aiuta tantissimo così come Maksimovic e Chiriches. Mi sento in famiglia e quando sei in famiglia è ancora più facile. Gli schemi di Sarri sono difficili. Dobbiamo stare attenti più ai movimenti della palla e io all’inizio ci ho messo molto tempo. All’inizio non giocavo con mister Sarri e aveva ragione perchè avevo difficoltà proprio ad imparare questi movimenti. Anche quando guardo le gare di altre squadre le guardo come se fosse la nostra linea difensiva. Oggi sono un altro giocatore”.

Koulibaly ©Getty Images

Sullo Scudetto: “Per lo Scudetto ci sono anche Inter, Milan e Roma. Lo Scudetto è un lungo cammino e bisogna fare un passo alla volta. La Sampdoria al momento è in salute, gioca come noi. È come giocare con un ‘fratellino’. Se vogliamo finire davanti alle altre squadre dobbiamo giocare bene e vincere. A Napoli lo Scudetto lo aspettano da molti anni ma dobbiamo seguire la nostra strada.”

Napoli, il pensiero di Koulibaly: tra bomber e obiettivi

Koulibaly continua sulla tattica: “Penso sia meglio seguire la palla piuttosto che l’uomo. L’obiettivo è non prendere goal. Anche in nazionale provo ad aiutare in questo senso i miei compagni. Un uomo lontano dalla palla non è pericoloso. Se manteniamo questo schema nella testa è più facile. L’uomo può fare finte e andare in tutte le direzioni ma bisogna fare più attenzione alla palla. Icardi e Dzeko sono difficili da affrontare, così come Kalinic. Questi attaccanti fanno paura. Anche Higuain che ci conosce bene e sa sia i nostri difetti che i nostri schemi. Si mette sempre dove non ce lo aspettiamo.”

Koulibaly giocatore Napoli ©Getty
Kalidou Koulibaly e Raul Albiol ©Getty

Koulibaly ancora sul campionato: “Siamo rimasti per fare la storia del Napoli. Siamo consapevoli di poter vincere e dobbiamo vincere qualcosa. La sconfitta contro lo Shakhtar ci è costata il passaggio del girone ma ora dobbiamo puntare all’Europa League e giocarla al 100% sapendo che possiamo vincere. Ieri abbiamo visto che anche chi gioca meno può aiutarci. I cori contro la città mi fanno male come se fossero cori contro gli uomini di colore.”

Sul razzismo: “Quando vediamo gli stranieri che arrivano nel nostro Paese posso capire la paura ma bisogna andargli incontro. Io ho vissuto la stessa cosa in Francia. Per mio padre è il suo secondo paese. A casa parlavo senegalese ma i miei genitori parlano francese. Penso che l’integrazione sia una cosa bellissima. Mi fa piacere quando mio figlio parla francese o italiano. Quando sono arrivato a Napoli sembrava di essere in città già da due anni. Qui non ho mai avuto problemi. Sento il nome di mio figlio più del mio in città. Sono contentissimo”. Sulla crescita del figlio: “Mio padre lo vedevo come un eroe anche se non aveva molto. Con mio figlio devo stare attento perchè può avere tutto quello che vuole. Lui deve sapere che non c’è niente di scontato nella vita, le cose se le deve guadagnare. Mi dispiace che un calciatore come Hamsik non vada al Mondiale. Quando noi ci siamo qualificati ho ripensato a tutto il percorso e spero di arrivare al meglio per fare un bel Mondiale. Oggi il Senegal è la mia vita così come il Napoli. Quando mi chiamò Benitez pensavo fosse uno scherzo. Poi mi sono scusato con lui”.

Napoli, Koulibaly da Ghoulam alla città

Infine Koulibaly ha parlato dei suggerimenti di Sarri e dell’amico Ghoulam: “Sarri mi dice di stare sempre attento e concentrato. Adesso mi conosce benissimo e sa di cosa ho bisogno. Calzona mi dice invece di guardare i video. Felice per il goal segnato su rigore in Supercoppa contro Buffon. Il mio portiere di casa mi ha fatto vedere i video dello scudetto di Maradona. Ho fatto la scelta giusta quando ho deciso di rimanere a Napoli. Con Ghoulam il rapporto va al di là del calcio. Spero di rivederlo presto in campo e in camera mia (ride ndr). Lui ha anche fatto due goal, aiuta la squadra e ci da qualcosa in più anche in fase offensiva. Quando vado al ristorante il pizzaiolo si arrabbia con me perchè ordino la pizza tonno e cipolla”.

 

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