IL DILEMMA DI VERDI – Le certezze di Bologna o il grande salto a Napoli?

Simone Verdi © Getty Images

Continua la corte serrata del Napoli a Simone Verdi. Il calciatore sta prendendo tempo, sa bene che è probabilmente la decisione più importante della sua carriera e per questo vuole ponderare al meglio e senza ingerenze questa sliding door. Lunedì Verdi torna dalle vacanze a Dubai e dovrà analizzare una situazione a 360 gradi. In lui combattono due anime: una avventurosa, ingolosita dall’idea di essere un co-titolare a Napoli, come gli è stato promesso, e di giocarsi le carte in una stagione che potrebbe essere storica per la piazza azzurra. Dall’altra c’è l’idea iniziale, quella di restare a Bologna fino a fine stagione per puntare al contratto della vita o magari a una maglia da titolarissimo in una big italiana. L’indecisione è comprensibile: si tratta pur sempre di una scelta di vita e farla a 25 anni non è come farla a 20.

Calciomercato Napoli, Verdi e la scelta della vita

Una decisione ardua, forse la più complessa della vita calcistica di Simone Verdi, che per la verità in una big del calcio italiano già c’è stato. Giovanili Milan e poi tutta la trafila che lo ha portato oggi ad essere tra i migliori talenti italiani della Serie A. Grande pesce in uno stagno più piccolo, oppure giocarsi la chance della carriera in un top club del campionato? È questo il dilemma di Verdi, una scelta che a 25 anni può valere una carriera. Può dirlo bene Pavoletti, finito a Cagliari dopo il flop col Napoli, può dirlo bene anche Mirko Valdifiori e a breve potrà dirlo forse anche Lorenzo Tonelli. Dall’altra parte della barricata c’è ad esempio Alessio Cerci, uno che ha aspettato il contratto della vita e poi ha floppato, finendo di fatto sul viale del tramonto a meno di 30 anni. Sono tanti i casi sia da un lato che dall’altro. L’eterno incompiuto del calcio italiano risponde al nome di Antonio Cassano: calciatore che ha potuto vivere addirittura due carriere, di fatto scegliendo entrambe le strade ma senza un lieto fine. Meglio non è andata a Gaetano D’Agostino un tempo sulla cresta dell’onda e nel mirino concreto di Real Madrid e Juventus: alla fine è rimasto all’Udinese perdendo una volta per tutte la sua grande occasione. Chi invece il grande salto lo fece dopo la Roma è Alberto Aquilani, che scelse Liverpool come trampolino di lancio. Le cose però non andarono come previsto e da quel momento inizio una carriera da nomade del pallone.

Pro e contro, in ogni caso, come tutte le cose. Probabilmente una scelta a prescindere esatta non c’è. Gira tutto intorno a lui, perché le due società hanno già deciso: 20 milioni bonus compresi e Sarri avrà il regalo Verdi. Verdi permettendo.

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