Allegri punge gli azzurri: “La Juventus non può essere messa a confronto con il Napoli”

Allegri Juventus Napoli
Massimiliano Allegri © Getty Images

Nella conferenza stampa che precede Juventus-Verona, ultimo impegno di campionato dei bianconeri, Massimiliano Allegri ha parlato anche del Napoli, diretto avversario nella lotta-scudetto.

Giornata di dichiarazioni, quella odierna. Dopo le parole di Higuain sulla sua esperienza al Napoli, anche Massimiliano Allegri parla degli azzurri. L’allenatore bianconero ha descritto tutto il percorso che ha portato al settimo scudetto consecutivo nella conferenza stampa di rito prima di Juventus-Verona. Inevitabile il riferimento al Napoli, la squadra che più di tutte ha saputo mettere in discussione la supremazia bianconera, fino a poche giornate dalla fine.

Allegri riconosce il merito degli azzurri, ma non perde occasione di lanciare una frecciatina, ricollegandosi alle precedenti parole di Giorgio Chiellini. “C’è da fare i complimenti al Napoli per la sua stagione straordinaria. Ma non si può mettere a confronto una squadra che vince quattro scudetti e quattro Coppe Italia e che gioca due finali di Champions con un’altra che ha fatto grandissime cose ma non ha giocato neppure una finale. Chi non ci fa complimenti manca di rispetto per il lavoro degli straordinari ragazzi della Juve».

Allegri: “Dopo la partita a Torino ci aspettavamo un passo falso del Napoli”

La lotta-scudetto sembrava essersi capovolta dopo la rete di Koulibaly a Torino che aveva letteralmente gelato lo Stadium e fatto traballare le certezze bianconere. Tutte, tranne quelle di Massimiliano Allegri, che ha confermato la sua capacità di mantenere la calma anche in quel momento particolarmente difficile: “Dopo la partita contro il Napoli ero diventato inadeguato a fare l’allenatore. Avevamo perso e tutti avevano dato lo scudetto al Napoli. Avevano un calendario migliore ed erano in forte ascesa. E’ stata la settimana più bella della stagione. Tutto l’ambiente ha mantenuto l’equilibrio perché sapeva che loro un colpo l’avrebbero perso. Per fortuna è successo a Firenze che era l’unico posto dove poteva accadere.”

Alessandra Curcio

 

 

 

 

 

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