@NCLive Mimmo Liguoro: “ll Napoli ha emozionato, è la direzione giusta”

Dopo aver vissuto un’intera carriera alla RAI e aver insegnato Teoria e Pratica del Giornalismo Televisivo nella Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, e Teorie e Tecniche del Linguaggio Giornalistico nello stesso ateneo, ora Mimmo Liguoro collabora a riviste e pubblicazioni. L’ex redattore capo e conduttore del TG2 è intervenuto ai microfoni di NapoliCalcioLive.com e ha analizzato con noi la stagione appena conclusa dal Napoli.

Come si può definire il campionato appena concluso?

Comunque lo si guardi il campionato del Napoli ha il sapore di “riuscita” non di disfatta. Storicamente il Napoli non è una squadra abituata a vincere, non lo è la società e non lo sono i tifosi. Quello che è stato fatto è stato impressionante, in senso positivo ovviamente, perché sono state poste le basi per la costruzione di qualcosa di grande. Gli anni passati a lottare, quest’ultimo in particolare, hanno dato al Napoli un profilo da grande squadra italiana, presa in considerazione ed ammirata anche a livello internazionale.

Cosa è mancato per la conquista dello scudetto?

Lo scudetto è sfumato per tanti motivi, alcuni non riguardanti nemmeno il gioco in sé. Il Napoli di quest’anno è stato capace di essere applaudito da tutti, tifosi e non. Dal presidente, all’allenatore, dagli addetti ai lavori ai giocatori, tutti hanno onorato la maglia e lavorato con professionalità dal primo all’ultimo momento.

Liguoro: “Non bisogna essere amorfi”

Qual è la direzione che bisogna prendere per arginare il distacco con la Juventus?

Grazie alla classe, la passione e la qualità dei giocatori del Napoli, tutto può essere possibile. Bisogna continuare a lavorare in questa direzione, con tranquillità e serenità. Non bisogna essere amorfi, ma continuare a consolidare questa bellissima forma che ha assunto in questi anni. La capacità di tenere i nervi saldi e lavorare su prospettive future realizzabili è ciò su cui deve puntare la società, senza cedere il passo ai sogni. Quelli bisogna lasciarli a noi tifosi che presi dall’entusiasmo abbiamo il diritto di sognare, soprattutto dopo aver visto per diverse stagioni, i nostri veterani danzare sul pallone.

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