Napoli 2018-2019, domani si parte: primo giorno per Ancelotti

Ancelotti Napoli
Carlo Ancelotti © Getty Images

Domani inizierà ufficialmente la stagione del Napoli 2018-2019 targata Carlo Ancelotti. Giornata di visite mediche prima della partenza di martedì alla volta di Dimaro per il ritiro estivo. 

Meno uno e ci siamo. Il Napoli si radunerà domani all’Hotel Vesuvio, come svelato in anteprima dal giornalista di Tv Luna Carlo Alvino, per le visite mediche di rito. Martedì, invece, la partenza per il Trentino dove gli azzurri inizieranno il ritiro estivo fino al 30 luglio. A causa dei numerosi lavori in atto a Castel Volturno la società partenopea ha preferito cambiare location per lavorare in piena tranquillità. Questa la lista dei primi convocati pubblicata dal Napoli: “Sepe, Contini Difensori: Tonelli, Maksimovic, Albiol, Chiriches, Luperto, Hysaj, Ghoulam, Mezzoni Centrocampisti: Grassi, Ciciretti, Gaetano, Allan, Rog, Diawara, Hamsik Attaccanti: Inglese, Lorenzo Insigne, Roberto Insigne, Verdi, Callejon, Ounas”. Non ci sarà, però, Luigi Sepe ad un passo dall’ufficialità al Parma. In dubbio anche la presenza di Grassi, conteso da vari club di Serie A, mentre ci saranno i tre neo-acquisti ufficializzati in settimana: Fabian Ruiz, Meret e Karnezis.

Napoli 2018-2019, prende forma la squadra di Ancelotti

Meret tra i pali; difesa a quattro con Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam; centrocampo a due o a tre con Hamsik possibile anche in cabina di regia. E, infine, abbondanza in attacco con Mertens, Insigne, Callejon, Verdi, Mertens e Milik che si contenderanno una maglia da titolare in ogni partita. Il Napoli targato Carlo Ancelotti inizia a prendere forma per cercare di raggiungere l’obiettivo più ambito. Lo scorso anno la stagione degli azzurri, sotto la gestione di Maurizio Sarri, è stata entusiasmante mancando all’appuntamento dello scudetto soltanto nelle ultime giornate di campionato. La metodologia dell’ex tecnico di Real Madrid e Milan è completamente diversa da quella del toscano e così i tifosi partenopei inizia nuovamente a sperare. L’obiettivo, intanto, resta lì. Ad un passo. O poco più.

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