Insigne: “ADL più sereno con Ancelotti. CR7? Meglio Messi”

Napoli, Insigne e la crescita dello scorso anno in primavera... sarà di nuovo così?
Lorenzo Insigne ©Getty Images

È uno dei simboli del Napoli, e Lorenzo Insigne questo lo sa: “La gente da me vuole qualcosa in più, con Ancelotti siamo più pronti. Meglio Messi di CR7”.

Oltre a Nikola Maksimovic, intervistato da ‘Il Corriere dello Sport’, parla anche Lorenzo Insigne. Il numero 24 azzurro a ‘La Gazzetta dello Sport’ in edicola oggi affronta diversi aspetti, che prescindono anche dal calcio. “Sono napoletano ma non conosco la zona dei Tribunali. Mi dispiace per i miei figli, Carmine e Cristian, che non possono giocare in strada come ho fatto io da bambino. Quando è possibile però, con mia moglie Jenny li portiamo a mangiare una bella pizza sul lungomare della nostra città. Non possiamo avere la libertà che è propria della gente comune, per ovvi motivi, ma sappiamo convivere con questa cosa. Comunque io amo il contatto con la gente e l’amore di Napoli. Ora so come fare per trovare equilibrio. E so che i tifosi mi chiedono qualcosa in più degli altri, una volta ci rimanevo male, adesso invece so trarne maggiori stimoli”.

Insigne: “I fischi mi ferivano, ora invece mi danno stimoli”

Insigne, Napoli-Udinese
Insigne, Napoli-Udinese

Ma Insigne fu protagonista di un gesto controverso contro il Chievo ed anche contro l’Udinese nella scorsa primavera, quando zittì il pubblico. “Lo feci con tanta rabbia in corpo, la stessa che la squadra usò per rimontare e vincere in quella partita. I tifosi hanno tutto il diritto di contestare, ma dopo il fischio finale. Durante il match dovrebbero sostenerci per darci una mano in più”. Fare 91 punti non è stato sufficiente per lo scudetto. “La cosa ci ha lasciato dell’amarezza, che coviamo ancora dentro. Il gruppo però al tempo stesso è motivato per vincere. Bisogna migliorare nei momenti importanti della stagione, e parlo sia per la squadra che per la società”. Su Cristiano Ronaldo: “Gli diamo il benvenuto, sono curioso di vedere come si calerà nel calcio italiano, dove nessuno vince le partite da solo. Tra lui e Messi preferisco l’argentino, anche se il portoghese è comunque molto forte, come attestano i suoi 5 Palloni d’Oro”.

“ADL più tranquillo con Ancelotti”

Le difese italiane non sono come quelle spagnole: “Proprio no, qui per un attaccante è più difficile fare gol. Ma proprio Cristiano Ronaldo contro la Juve ha fatto vedere di essere un fenomeno. Vedremo ora nell’arco di una intera stagione cosa riuscirà a fare. Magari si risparmierà per preservarsi nelle partite di Champions. Dove in due partite tra l’altro non è mai riuscito a segnare al Napoli“. Ma gli azzurri a loro volta devono migliorare in Europa: “Con Ancelotti ce la faremo, lui è uno dei tecnici più vincenti soprattutto in questa competizione. Il suo impatto con la realtà napoletana è stato grandioso e riesce a far sentire tutti più sereni, anche De Laurentiis. È un uomo semplice, parla molto col gruppo, fa la doccia con noi dopo gli allenamenti e per lui lo spogliatoio è sacro. Ci ha ‘costretti’ a cantare al karaoke. Ma non dimentichiamo Sarri, che ci ha insegnato tanto e merita tutti i ringraziamenti possibili”.

È un déjà vu. E sull’Italia…

“Proprio Ancelotti è il primo a non voler distruggere quanto fatto da chi lo ha preceduto. La squadra sta rivivendo le stesse sensazioni vissute nel passaggio da Mazzarri a Benitez, quando arrivò un allenatore con più esperienza internazionale”. Il Napoli resta la principale antagonista della Juventus? Si, perché anche stavolta abbiamo cambiato molto poco, nonostante tutto. Ed è vero che il nostro miglior acquisto è Ancelotti. Lui ha trovato un gruppo già fortissimo”. I tifosi vogliono un top player: “È normale che sia così, anche se dispiace che in questo modo alcuni dimentichino che abbiamo fatto 91 punti e tante altre cose belle”. Sulla nazionale e sull’eliminazione contro la Svezia ai playoff: “Non dico che avrei cambiato la partita, ma se l’Italia fosse andata ai Mondiali avrebbe detto la sua. Il gruppo Italia non era male”.

“Raiola non agisce di testa sua, con Chiellini tutto chiarito”

Con Mancini è cambiato tutto: “C’è stato fin da subito un buon rapporto e mi ha dato anche la fascia da capitano. Adesso stiamo ricostruendo ma ho grande fiducia”. In nazionale c’è stato un incontro con Chiellini, con il quale ci fu qualche scambio con toni non morbidi sullo scudetto. “E ci siamo chiariti. Lui aveva preso per irrispettose alcune frasi mie, ed io stesso avevo provato le stesse sensazioni con quanto detto da lui. Ma parlarsi faccia a faccia aiuta sempre a migliorare le cose”. Su Fiorentina-Napoli di maggio, all’indomani di Inter-Juventus che sancì la sconfitta tricolore degli azzurri, Insigne chiosa: “Non è più necessario parlarne. Faremo esperienza di quel giorno per sconfiggere anche le difficoltà. Anche per questo motivo il club ha puntato su Ancelotti. Con lui miglioreremo la nostra mentalità. E su Raiola, diventato il suo agente, Insigne dice: “State tranquilli, Mino agisce solo quando sono i suoi giocatori a chiedergli di cambiare squadra”.

 

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