De Laurentiis: “Non ci si arricchisce col calcio. San Paolo ridotto male dal comune”

Nuovo stadio Napoli
Aurelio De Laurentiis © Getty Images

Dichiarazioni De Laurentiis – Il presidente del Napoli ha parlato alle televisioni da Belgrado, dove siederà in tribuna al Marakna ad assistere il match di Champions con la Stella Rossa.

Stasera andrà di scena allo stadio Marakana di Belgrado l’incontro di Champions Stella Rossa-Napoli. Per Carlo Ancelotti sarà il debutto in una competizione europea alla guida del club azzurro, le cui aspettative, in base al recente passato dell’allenatore, sono piuttosto alte. Contro i serbi si dovrà cominciare col piede giusto, evitando passi falsi che potrebbero compromettere l’intero passaggio del turno, che è obiettivo principale da raggiungere da qui a dicembre. Intanto, proprio da Belgrado, è il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a farsi sentire, parlando alle televisioni campane e toccando temi caldi di questi ultimi giorni: il caro biglietti, il San Paolo, ed altro ancora. “Venendo da una famiglia di Torella de Lombardi – ha detto – ricordo che da bambino avevamo queste sorelle e fratelli, nonno e nonna, avevamo trasportato Napoli a Roma”.

Dichiarazioni De Laurentiis: “San Paolo ridotto male dal comune”

Poi, pensando alle contestazioni dei tifosi, ha rivelato: “I napoletani pensano che ci si arricchisca con il calcio ma non è cosi. Bisogna rendersi conto delle cose, mi sono trovato davanti delle persone che non si rendevano conto di cosa stessimo affrontando”. Poi, riferendosi forse alle recenti dichiarazioni al veleno rivolte ad una parte della tifoseria, si è giustificato dicendo: “Allora uno perde la pazienza”. Infine, sulla guerra col Comune per quanto riguarda il San Paolo, il patron del Napoli ha concluso: “Loro dicono che siamo inadempienti, ma io dico che lo sono loro! Loro continueranno ad aggiungere fuoco, ma noi non ci bruciamo. Quando dissi che il San Paolo era un cesso tutti mi attaccarono, ma chi lo ha ridotto un cesso? Non io ma chi doveva occuparsene, ovvero i comuni che si sono susseguiti nell’ultimo ventennio”.

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