Ounas e Malcuit ennesime certezze della perfetta gestione Ancelotti

Gol Ounas
Adam Ounas ©Getty Images

In Napoli-Sassuolo sono stati tra i migliori, ma Ounas e Malcuit rappresentano solo alcuni esempi di quanto Ancelotti stia facendo bene con la rosa azzurra.

In Napoli-Sassuolo tra i migliori in campo c’è stato Adam Ounas. Nonostante sia stato sostituito ad inizio secondo tempo, l’impatto alla gara dell’algerino è stato molto buono. E non soltanto per il magnifico gol segnato dopo appena 2′ di gioco. Il giocatore, che adesso ha anche raggiunto l’Algeria per le due sfide di qualificazione alla prossima Coppa d’Africa, ha mostrato vivacità e doti fisiche importanti per la manovra offensiva del Napoli. Carlo Ancelotti poi lo ha sostituito per dare maggiore equilibrio alla squadra azzurra, visto che il Sassuolo, dopo essere stato inizialmente travolto, stava cominciando a guadagnare metri in campo. Ma oltre ad Ounas, anche Kevin Malcuit ha impressionato tutti favorevolmente, tanto che il 27enne laterale destro è stato inserito nella compagine ideale dei migliori calciatori francesi dell’ultimo turno militanti all’esterno stilata settimanalmente dall’autorevole quotidiano transalpino ‘L’Equipe’. Entrambi, come anche tutti gli altri giocatori del Napoli, restano sempre sull’attenti con Carlo Ancelotti.

Ounas, Malcuit e gli altri: si gioca meglio quando si ha la fiducia del mister

E non è un mistero che l’allenatore azzurro sia stato molto bravo a trasmettere ai calciatori a sua disposizione un messaggio molto importante: ovvero che tutti sono utili e possono fornire un contributo di rilievo. Non a caso, in dieci partite sono cambiate altrettante formazioni iniziali, e tutte in maniera drastica. Rispetto al Liverpool – altra gara vinta dominando – le variazioni sono state sostanziali. Eppure il Napoli ha saputo imporsi con la solita autorevolezza, ottenendo poi una spinta importante da un elemento di primo piano come Lorenzo Insigne, stavolta da subentrato. In tutto ciò la cosa che più sta facendo la differenza comunque è stato il saper trovare un assetto tattico di base come il 4-4-2, dal quale poi variare schema a gara in corso a seconda delle circostanze. Con questa grossa sicurezza e con le frequenti iniezioni di fiducia di Ancelotti, è facile per qualunque azzurro fare bene.

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