De Laurentiis: “La Var così non va bene. Calciopoli? A pensar male…”

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Aurelio De Laurentiis © Getty Images

Le bordate sul VAR, il sogno scudetto e l’altro sogno, quello relativo ad Edinson Cavani. C’è questo e molto altro nell’intervista che De Laurentiis ha rilasciato a ‘Radio Kiss Kiss’

Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato toccando alcuni dei temi più caldi del momento azzurro: “Ancelotti è un grande uomo e un grande allenatore – ha detto il presidente – Ci ha messo poco a far giocare la squadra che voleva lui, valorizzando il calcio di Sarri. Lo scudetto non lo vince un singolo, lo vince una squadra, una società, una città intera”. Poi De Laurentiis si scaglia contro Rizzoli e la VAR, che deve essere utilizzata diversamente: “Una tecnologia del genere deve sicuramente essere utilizzata meglio – dice – altrimenti bisognerà intervenire personalmente, magari chiedendo anche dei danni, cosa che nessuno ha mai fatto. E’ una tecnologia che deve essere di aiuto ai club ed agli arbitri. La cabina di regia non interviene quando c’è qualcosa ma si aspetta sempre che sia l’arbitro. Così non va bene. L’arbitro non può avere la visione totale del campo e per questo serve la VAR. La VAR deve dire all’arbitro di fermare il gioco e di andare a rivedere l’azione. C’è qualcosa che non è osservato pedissequamente. Possiamo anche sederci e dare giudizi su un determinato episodio, ma quella è una pura conversazione per migliorare”.

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Napoli, De Laurentiis: “Cavani? Possibile se il PSG ce lo cede a una cifra simbolica e il Matador si accontenta di 6-7 milioni a stagione”

Il patron del Napoli sull’errore strutturale: “Che si fa un qualcosa ma poi lo si abbandona senza migliorarla. E’ tutto secretato, come se fosse qualcosa di gestito dall’alto. Siamo noi che paghiamo gli arbitri ed i motori del tutto, i padroni del vapore, quelli che devono tutelare gli investimenti ed i tifosi. In passato c’è stata Calciopoli: a pensar male si fa peccato. Dobbiamo sederci e parlare di VAR per proteggere sia noi che gli arbitri”. C’è spazio anche per il mercato, dove il patron del Napoli preferisce tenersi prudente: “Non abbiamo ancora visto tanti dei nostri calciatori, non abbiamo nulla da temere. Il mercato spesso è soltanto virtuale, ma le squadre virtuali non vincono mai”. Ma Cavani ora è più di una possibilità e il presidente non ne fa più mistero. “A fine campionato il suo contratto va in scadenza. Se il PSG ce lo cede ad una cifra simbolica e lui si accontenta di 6-7 milioni a stagione potrebbe rientrare nei nostri parametri, Ancelotti permettendo”, conclude De Laurentiis. Con un “forse” che fa sognare i tifosi.

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