Napoli-Cagliari, rigore sacrosanto: “VAR con tecnologia 3D”

Napoli-Cagliari rigore – Il penalty assegnato agli azzurri sul finire di gara è sacrosanto. La tecnologia VAR ha un trucco per valutare tali situazioni.

Napoli-Cagliari rigore
Napoli-Cagliari, il rigore fishiato ©Getty Images

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Ha suscitato molte polemiche e proteste da parte del Cagliari il rigore assegnato allo scadere al Napoli al San Paolo. Dal dischetto Lorenzo Insigne non ha sbagliato completando la rimonta per gli azzurri e sancendo una dolorosa sconfitta per la società cagliaritana. Maran, allenatore dei sardi, è stato allontanato per le veementi proteste, ed i suoi collaboratori non hanno tardato a lamentarsi nelle interviste post-match. Eppure, secondo quanto analizzato da Sky Sport, il rigore fischiato da Chiffi dopo consulto VAR è sacrosanto. La moviola in campo si affida infatti, per tali situazioni, ad trucchetto capace di togliere ogni dubbio. E’ un programma nominato ‘cross-air‘ e permette di valutare con attenzione situazioni di fuorigioco e simili, insomma valuta attentamente linee virtuali costruendo in campo una grafica in 3D che permette una precisa valutazione di ogni frangente.

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Napoli-Cagliari, perchè la scelta di Chiffi è giusta

Il rigore c’era tutto, dunque, ma allora perchè tante lamentele da parte del Cagliari? Viene contestato a Chiffi il fatto di aver ‘cambiato idea’ in merito alla propria decisione. In un primo tempo, infatti, il direttore di gara ha lasciato correre le azioni non punendo il fallo di mano di Cacciatore e solo pochi secondi più tardi ha fermato il gioco per andare al monitor. Anche qui, però, c’è un errore nel quale non bisogna incappare: l’arbitro non aveva valutato l’intervento regolare, stava temporeggiando aspettando il consulto del ‘silent check‘. Per quel che riguarda, infine, il minuto in cui è stato tirato il rigore in questione non c’è molto da spiegare: il gioco è stato fermato un minuto prima della fine della gara ed è ripreso dopo un paio di minuto, quindi a tempo virtualmente scaduto. Ma, di fatto, c’erano ancora 60 secondi da disputare.

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