Fiorentina-Napoli, le pagelle di NCL: a Firenze torna in scena il trio delle meraviglia

Fiorentina-Napoli, esordio pirotecnico degli azzurri, tra luci, ombre e qualche punto interrogativo: le pagelle di Napolicalciolive

Fiorentina-Napoli, Insigne (Getty Images)
Fiorentina-Napoli, Insigne (Getty Images)

Chi si aspettava un inizio solido e convinto, sarà rimasto certamente deluso. Il Napoli parte male nell’esordio al Franchi di Firenze, complice anche e soprattutto la Ribery-mania che ha trascinato la Fiorentina di Vincenzo Montella. I viola volano sulle ali dell’entusiasmo, spinti da un pubblico accorso numerosissimo e da un rigore dato nei primi dieci minuti, realizzato poi da Pulgar. Il Napoli appare tramortito, ma allo scadere del primo tempo l’uno-due firmato da Mertens ed Insigne ribalta il risultato. La seconda frazione, poi, riprende sullo stesso canovaccio del primo: difese allegre e attacchi contenti. Al 70’ è 3-4 Napoli, con Callejón e Insigne che rispondono a Boateng. Ancelotti corre ai ripari, inserendo Elmas e Ghoulam, alla ricerca di maggiore equilibrio in un centrocampo apparso enormemente in difficoltà nel fare filtro. Infine, i rigori generosi assegnati da Massa nel primo tempo e il contatto non segnalato di Hysaj su Ribery esaltano più i punti d’ombra che quelli luminosi. Un vero peccato, soprattutto per una gara così divertente.

Fiorentina-Napoli, le pagelle: Insigne e Mertens top, Rui da dimenticare

MERET 5,5 – Incolpevole sul rigore di Pulgar e sulla bordata di Boateng, meno sul colpo di testa di Milenkovic. Nel complesso, prova nella media per un portiere ormai vera e propria garanzia di questa squadra.

DI LORENZO 6,5 – Sulla carta c’erano tutti i presupposti per un esordio complicato, contro un Chiesa carico a pallettoni. E invece, l’ex Empoli si è fatto trovare pronto, macinando chilometri sulla fascia destra dal 1’ al 90’, risultando preciso in tutte e due le fasi.

MANOLAS 6 – L’intesa migliore con Koulibaly manca ancora del tutto, ma i margini ci sono e sono incoraggianti. In costruzione, la scarsi doti tecniche lo rendono il punto debole del Napoli, ma in difesa non ci sono dubbi: l’eredità di Albiol è in ottime mani.

KOULIBALY 7 – Se lo scorso anno è stato eletto il miglior difensore della Serie A, un motivo ci sarà. Kalidou riprende da dove aveva lasciato, risultando un punto fermo anche quando tutto il reparto difensivo azzurro ballava al ritmo delle folate viola. Qualche sbavatura su Chiesa, ma il senegalese si conferma tra i top player del nostro campionato.

MARIO RUI 5 – Impreciso e sbadato, nei primi 40 minuti la prestazione è da cancellare. Segnali di ripresa nel secondo tempo, ma il portoghese è apparso l’azzurro più in difficoltà. Complice anche una condizione non ancora al top, la sostituzione in corso d’opera con Ghoulam è sembrata quasi una soluzione obbligata.

ALLAN 5,5 – I minuti nelle gambe mancano e si vede. Il brasiliano è apparso in balia del centrocampo viola, vittima anche delle maglie troppo larghe degli azzurri nella prima frazione di gioco. Ormai sulle gambe, nel corso del secondo tempo lascia il campo per Elmas.

ZIELINSKI 6 – Il polacco subisce come Allan le cattive spaziature del Napoli durante il primo tempo, cadendo in balia del palleggio e del pressing viola. Nel secondo tempo, la sua qualità è venuta fuori, salendo in cattedra nel palleggio, ma sbilanciando troppo il centrocampo azzurro durante le transizioni offensive della Fiorentina. Una cosa resta certa, però: il polacco può essere il vero metronomo di questa squadra.

CALLEJON 7 – Un primo tempo sbiadito, poi un secondo con tutte le specialità della casa: diagonale chirurgico ed il solito taglio alle spalle della difesa. Un gol e un assist per lo spagnolo, che comincia il campionato lanciando un segnale forte al Napoli e alla dirigenza: un rinnovo a vita sarebbe più che meritato

FABIAN RUIZ 6 – Il miglior giocatore dell’ultimo Europeo U21 non sembra lasciare troppo il segno, ma quel ruolo da trequartista gli si addice. Tecnico, veloce di pensiero ed un fisico di 190 centimetri pronto all’uso: lo spagnolo può candidarsi come uno dei pilastri portanti del nuovo Napoli di Carlo Ancelotti.

INSIGNE 7,5 – Esordio con doppietta, coadiuvata da una prestazione da vero e proprio leader. Il ritorno a sinistra di Insigne comincia nel migliore dei modi, con il napoletano fulminante in attacco e diligente in copertura, abbassandosi e inseguendo gli avversari per 90 minuti di fila.

MERTENS 7,5 – Gol, rigore procurato (tra mille polemiche) ed il la per l’azione del 3-4: il belga dice la sua sul tema attaccante, confermando che lui c’è sempre quando si tratta di metterla dentro. E dubitarne sarebbe assolutamente da pazzi.

ELMAS 6 – Entra nel momento in cui Ancelotti chiede al suo Napoli di abbassarsi e difendere il risultato. Buona personalità del macedone (classe 2000), sempre pronto a dialogare con i compagni sulla trequarti e lanciarsi in rottura in fase di riconquista del pallone. Occhio ad Elif.

GHOULAM 6 – Fare peggio di Mario Rui sarebbe stato comunque difficile, ma l’algerino entra già in palla e in forma campionato. Ritrovare Ghoulam al pieno della forma sarebbe una vera e propria manna per Carlo Ancelotti.

HYSAJ 5,5 – Entra negli ultimi dieci minuti, proprio al posto di Mertens. Ed il primo cliente stagionale è Franck Ribery, che per poco non lo mette in imbarazzo. L’albanese ha rischiato grosso, attaccandosi al braccio del francese, regalando quasi un altro rigore ai viola, quando la gara ormai stava per volgere al termine.

ALL. ANCELOTTI 6 – Vincere in un Franchi del genere, era tutt’altro che facile. I 4 gol fanno sorridere, ma restano tanti punti interrogativi. La fase difensiva va ancora registrata, con il centrocampo incapace di fare filtro nei momenti più intensi del match. La speranza è che Ancelotti lavori subito per correggere il tiro in vista della Juventus. D’altronde, se l’obiettivo dichiarato è quello di lottare per lo Scudetto, il lavoro da fare resta ancora tanto.

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