Napoli-Verona, le ‘solite’ pagelle: una vittoria nel segno di M&M

Napoli-Verona, le solite pagelle: Milik si sblocca, in crescita anche Insigne. Meret decisivo, a centrocampo brilla Fabian Ruiz. Younes a sprazzi.

Vittoria doveva essere, vittoria è stata per il Napoli che contro il Verona pur senza brillare ritrova in un solo colpo i gol di Milik, autore addirittura di una doppietta, ma soprattutto i tre punti necessari per non perdere ulteriore terreno da Juventus e Inter. Nel primo tempo però gli azzurri rischiano troppo e vengono salvati da un super Meret.

Meret Napoli-Verona (Getty Images)

Napoli-Verona, le solite pagelle: Milik crea, Meret conserva

Meret 7 – Il triplo intervento che salva lo 0-0 nel primo tempo gli vale da solo il voto in pagella. Il percorso di crescita continua ma già oggi è uno dei tre migliori portieri italiani senza se e senza ma. Decisivo.

Malcuit 6 – Ancelotti gli concede la seconda occasione da titolare in campionato dopo Lecce. Lui svolge il compitino e controlla abbastanza bene Lazovic. In fase offensiva però non si vede quasi mai.

Manolas 6 – In avvio di gara, forse ancora freddo, si fa scappare via Lazovic con troppa facilità e concede una grossa occasione al Verona. Col passare dei minuti però cresce e dalle sue parti non si passa più.

Koulibaly 6,5 – Rientra dopo due turni di squalifica e al primo intervento si becca subito un (meritato) giallo. Poi torna il solito muro invalicabile. Stepinski e Di Carmine non la vedono mai.

Di Lorenzo 6,5 – Schierato a sorpresa sulla sinistra risponde ancora una volta presente. Molto attento in fase difensiva, spinge meno del solito ma fa il suo e lo fa sempre bene. Affidabile.

Callejon 6 – E’ l’uomo ovunque del Napoli. Meno pericoloso di altre volte davanti, compensa con un grande lavoro difensivo in aiuto a Malcuit. Indispensabile anche quando non brilla.

Allan 6,5 – Il brasiliano appare in netta crescita rispetto alle prime uscite stagionali. Lotta su ogni pallone e spesso, stavolta, vince lui. Non è ancora il miglior Allan ma sembra solo questione di (poco) tempo.

Fabian Ruiz 7 – Rigenerato dopo le grandi prestazioni con la Spagna, si ripete anche in maglia azzurra. Ha tutte le qualità per essere il leader tecnico di questo Napoli e lo sta diventando.

Younes 6 – Ancelotti lo rilancia dopo tante panchine ma l’esterno tedesco lo ripaga solo in parte. Soffre gli spazi chiusi e non riesce quasi mai a liberare la sua corsa. La qualità però c’è e si vede.

Insigne 6,5 – Riportato nel ruolo di seconda punta, come nella scorsa stagione, appare in netta crescita sia a livello fisico che psicologico. Nel secondo tempo un suo numero infiamma il ‘San Paolo’ e stavolta esce tra gli applausi del suo pubblico.

Milik 7,5 – Due goal in una notte. E da vero numero 9, aggredendo l’area di rigore con il killer istinct che spesso gli è stato rimproverato di non possedere. Una rondine non fa primavera, certo, ma il periodo buio sembra finalmente alle spalle.

Zielinski 6,5 – Il suo ingresso dà una scossa alla partita. Scappa via un paio di volte al diretto avversario e guadagna un ottimo calcio di punizione. E se fosse la chiave per sbloccare le gare dalla panchina?

Mertens 6 – Nel clamoroso palo che rimanda ancora l’appuntamento col record di Maradona c’è un po’ sfortuna ma anche un errore imperdonabile per uno che di goal col Napoli ne ha segnati a caterve.

Llorente 6 – Entra e impegna subito il portiere avversario, ovviamente di testa. Per il resto ha davvero troppo poco tempo per lasciare un segno sulla partita.

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