A Salisburgo l’ennesimo capitolo tra Insigne e Ancelotti: pace fatta?

A Salisburgo, Insigne parte dalla panchina e segna subentrando. In quell’abbraccio con Ancelotti c’è l’ennesimo capitolo di una lunga telenovela

Ancelotti e Insigne (Getty Images)
Ancelotti e Insigne (Getty Images)

Alzi la mano chi non l’ha pensato almeno per un secondo: “Ancelotti ha messo fuori Insigne, adesso si riaprirà un caso”. E invece, il calcio passa anche e soprattutto attraverso momenti come quello di ieri. Insigne entra, incide, segna il gol partita, corre ad abbracciare Ancelotti e chiede scusa al tecnico nell’intervista post-partita. Una sorta di Scala Reale della redenzione, che Lorenzino (da buon capitano) non ha mancato di compiere, seppur dovendo fare qualche passo indietro nei confronti del proprio allenatore.

Guai a chiamarlo presuntuoso, perché in quell’abbraccio con Ancelotti c’è tutto il rapporto ambiguo, complesso, controverso e contraddittorio ormai maturato tra il tecnico emiliano e il fantasista campano. “Con lui ho sbagliato, abbiamo avuto qualche screzio, ma ci tenevo a correre da lui dopo il gol. Gli ho chiesto scusa”: ai microfoni di Sky Sport, Insigne mette in chiaro le cose e prova a ricucire uno strappo che sarebbe potuto diventare irrimediabile dopo l’ennesima esclusione europea e l’avvio dalla panchina di Salisburgo.

Ancelotti e Insigne, il gol salva-matrimonio del capitano azzurro

E allora meglio così. Meglio che Ramalho abbia deviato quel pallone, consentendo al tiro di Insigne di battere l’estremo difensore austriaco e di riportare avanti il Napoli contro il Salisburgo. Meglio così, perché un’altra settimana di polemiche, speculazioni e possibili mal di pancia sarebbero stati insopportabili per la piazza napoletana. Ancor di più dopo l’esclusione di Genk e gli strascichi derivati dalle parole di De Laurentiis e dalle voci di mercato maturate nel corso dell’ultima estate. Insigne segna, salva il Napoli e salva il proprio matrimonio con Carlo Ancelotti, soffocando sul nascere qualsiasi eventuale diatriba tra sé e il tecnico emiliano. Certo, il rapporto tra i due è ancora lontano da una definitiva soluzione, ma se queste scaramucce producono prestazioni del genere, non resta che sperare in un litigio a settimana.

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