Ancelotti, perché il ritiro rischia di peggiorare le cose col Napoli

Carlo Ancelotti decide di mandare tutti in ritiro: una decisione tardiva che in questo rischia di essere un pericoloso boomerang, per il più semplice dei motivi

Stop alla carota, adesso è tempo di bastone. Carlo Ancelotti ha deciso, dopo un anno e mezzo dal suo arrivo, di usare le maniere forti con il suo gruppo. Un confronto durissimo, come forse occorreva fare già parecchio tempo fa. Ma meglio tardi che mai: il momento è arrivato e ora si va in ritiro fino all’Udinese. C’è da ritrovare compattezza e unità di intenti, ma scegliere adesso di imporsi, quando non ha più la forza dei risultati dalla sua parte, potrebbe essere un ulteriore boomerang. Non è un caso che parte della squadra abbia storto il naso di fronte alla decisione di Ancelotti e chissà se il ritiro tardivo sortirà gli effetti sperati. Potrebbe raddrizzare le cose, ma al contrario potrebbe anche trasformarsi in un problema serio. Che sarebbe quindi l’ultima pietra su un’esperienza disastrosa, che ormai è sull’orlo del precipizio.

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Ancelotti sconfessa Ancelotti sul ritiro: la squadra lo seguirà ancora?

Anche perché un cambio di rotta così repentino rischia di far perdere ad Ancelotti ulteriore credito agli occhi dello spogliatoio. Ma come, proprio lui che si era detto in disaccordo con la scelta di De Laurentiis? Adesso con un facile sillogismo può dirsi in disaccordo anche con se stesso. Ma c’è da capirlo: la situazione ormai sembra davvero disperata e c’è bisogno di tentarle tutte, per raddrizzare il timone, anche darsi torto da soli. Di certo è l’ultima chiamata per raddrizzare una stagione nata male e proseguita molto peggio. L’ultima spiaggia per provare a tornare in scia a Roma e Cagliari per il quarto posto e andare avanti in Champions e Coppa Italia. E perciò, tutti in ritiro: o la va o la spacca.

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