Multe Napoli, rifiutato l’arbitro scelto dal club azzurro. Il motivo

Multe Napoli, i tempi per la conclusione della causa si allungano ulteriormente. L’arbitro scelto dal club azzurro potrebbe infatti essere ricusato

Esonero Ancelotti
(Aurelio De Laurentiis, presidente SSC Napoli (GettyImages)

Sono lontani dal terminare gli strascichi di quel famoso 5 novembre, data dell’ammutinamento post Napoli-Salisburgo, il momento in cui il Napoli è entrato in un momento di crisi dal quale non ne è ancora uscito. Da quel momento è arrivata una sola vittoria in Champions League, e tanti pareggi e sconfitte. L’ultima vittoria in campionato risale addirittura al 19 ottobre, quando gli azzurri si imposero per 2-0 sul Verona con doppietta di Arkadiusz Milik. Neanche l’esonero di Ancelotti e il conseguente arrivo di Gattuso sembra aver smosso qualcosa, e infatti alla sua prima contro il Parma è arrivata una deludente sconfitta per 1-2.

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Aurelio De Laurentiis lascia o raddoppia?
Aurelio De Laurentiis (Getty Images)

La questione legata alle multe è ancora viva, le parti sono in causa e secondo quanto riporta l’edizione odierna di Tuttosport sono in arrivo nuovi strascichi legali a causa dell’avvocato scelto dal Napoli per il caso. Come evidenzia il nuovo quotidiano, alcuni legali hanno chiesto la ricusazione del giuslavorista Bruno Piacci designato dal Napoli per la questione relativa alle multe. La ratio della richiesta ha come fondamento le linee guida per l’arbitrato internazionale. Il regolamento internazionale prevede che un arbitro non può avere più di tre incarichi nel corso di due anni, e Piacci era già stato nominato per 25 volte, compreso il caso Higuain. Nel caso dell’arbitro del Napoli, una nomina fatta così tante volte sarebbe sintomatica di una stretta vicinanza tra le parti. Ma il giudice deve essere indipendente e l’arbitro di parte deve comportarsi come un giudice. La ricusazione dell’arbitro nominato dal Napoli diluisce di più i tempi per una decisione”.

Non è da escludere un riavvicinamento tra le parti, soprattutto se De Laurentiis decidesse di tendere la mano verso i calciatori, ma al momento la situazione è molto delicata.

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