Insigne, scurdammece o passato. Adesso bisogna ripartire con un gol

Con la rete contro il Perugia in Coppa Italia Insigne ha interrotto un digiuno che durava dallo scorso 22 settembre. Adesso deve dimostrare che il periodo negativo è solo un brutto ricordo

Insigne bocciato
Lorenzo Insigne (Getty Images)

Nella partita di Coppa Italia contro il Perugia disputata martedì scorso, il capitano del Napoli Lorenzo Insigne grazie alla doppietta realizzata su rigore è riuscito finalmente a timbrare di nuovo il tabellino dei marcatori. Infatti, l’ultimo gol dell’attaccante napoletano risale addirittura allo scorso 22 settembre, quando al 40° minuto di Lecce-Napoli realizzò sempre su rigore la rete del momentaneo 0-2 degli uomini di Carlo Ancelotti. Un digiuno che è durato tanto, troppo tempo per un calciatore del suo calibro, simbolo di un momento negativo che insieme al suo capitano ha travolto anche tutta la squadra. Il ritiro imposto da De Laurentiis, il successivo ammutinamento, la crisi di risultati che ha portato all’esonero di Ancelotti e l’arrivo di Gattuso, i fischi del San Paolo, tanti sono stati gli eventi negativi che hanno fatto perdere la bussola alla squadra. Ad averne risentito più di tutti è stato proprio il suo capitano, che nelle ultime quattro stagioni in azzurro è sempre andato in doppia cifra.

Con l’arrivo di Gattuso e il ritorno alla sua consueta posizione da esterno sinistro nel 4-3-3, ruolo che ha sempre ricoperto dignitosamente nella Nazionale di Roberto Mancini, Insigne ha mostrato subito i primi segnali di ripresa, creando tanti problemi alle difese avversarie ed andando vicino alla rete contro l’Inter con una traversa su punizione. Con il Perugia il capitano azzurro è finalmente riuscito a sbloccarsi con una doppietta, ma adesso è tempo di dare continuità e tornare al gol anche in campionato. Questa sera il Napoli affronterà la Fiorentina, quella Fiorentina contro cui Insigne ha fatto registrare la miglior prestazione stagionale con una doppietta alla prima di campionato: adesso è il momento di dimostrare che il brutto periodo è definitivamente alle spalle, facendo gridare nuovamente il suo nome al popolo partenopeo che questa sera sarà presente sugli spalti. Napoli ha bisogno del suo capitano.

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