FIFA, si va verso l’allungamento dei contratti. Gravina timoroso per il futuro

Serie A, i giocatori in scadenza di contratto completeranno la stagione con le rispettive squadre anche oltre giugno. Gravina preoccupato

Serie A scenari
La palla e la rete (Getty Images)

La FIFA ragiona sulle condizioni necessarie alla ripresa di tutto il sistema calcio. C’è un piano economico di sostegno ai club ma sono al vaglio anche alcune soluzioni su problemi strettamente tecnici, come ad esempio la durata dei contratti. Visto lo slittamento del calendario europeo almeno fino a luglio c’è la possibilità che si dilatino di almeno un mese anche i contratti in scadenza. In casa Napoli questo aspetto riguarda Mertens e Callejon, due calciatori che al 30 giugno sarebbero liberi da vincoli contrattuali. Non sarà così, ora c’è solo da trovare la soluzione giusta. Intanto si aspetta soltanto l’ok per tornare ad allenarsi, seppur con i giusti accorgimenti. Inter, Juventus e altre società più permissive attendono il ritorno dei loro campioni stranieri, tornati dalle loro famiglie all’inizio dell’emergenza. Per loro ci saranno controlli strettissimi una volta rimesso piede in Italia. Un problema che invece non tange il Napoli: fin dal primo momento De Laurentiis ha imposto che tutti i suoi tesserati restassero in città, minacciando multe salatissime. Una scelta che a lungo termine ha pagato, anche grazie all’assenza di casi di coronavirus nello spogliatoio azzurro. Adesso, una volta ricevuto il nulla osta dal governo, tutti i ragazzi di Gattuso torneranno ad allenarsi senza altri problemi.

Serie A, Gravina timoroso: “Ho paura che passeremo in tribunale la prossima stagione”

Sull’eventuale ripresa del campionato di Serie A si è espresso il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha così commentato l’eventualità: “Stiamo cercando un modo per non compromettere non solo questa stagione, ma anche quella successiva. Con tutti i contenziosi in ballo c’è il rischio che tutti i soggetti potrebbero vedere lesi i propri interessi, correndo così il rischio di giocare in tribunale la prossima stagione”.

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