Serie A, ora c’è l’ufficialità: via al taglio degli stipendi

La Lega Calcio ha annunciato il taglio degli stipendi dei tesserati dei club di Serie A: ma dall’AIC arriva un parere negativo.

Serie A stipendi
Il pallone della Serie A (Getty Images)

Un passo alla volta verso la normalità. Si arriva finalmente ad un punto per quanto riguarda la questione stipendi con il comunicato ufficiale della Lega Calcio. I tesserati rinunceranno a 4 mensilità lorde se il campionato dovesse essere sospeso e a 2 mensilità se invece la stagione dovesse riprendere. Accordi definiti direttamente con i propri tesserati, ma almeno è stata tracciata una strada univoca che – Juventus esclusa – potrà essere seguita da ogni società e da ogni calciatore.

Per tutto il resto c’è la FIFA, che in questa situazione rappresenta un po’ l’ago della bilancia. C’è un piano economico di sostegno ai club ma sono al vaglio anche alcune soluzioni su problemi strettamente tecnici, come ad esempio la durata dei contratti. Visto lo slittamento del calendario europeo almeno fino a luglio c’è la possibilità che si dilatino di almeno un mese anche i contratti in scadenza. In casa Napoli questo aspetto riguarda Mertens e Callejon, due calciatori che al 30 giugno sarebbero liberi da vincoli contrattuali. Ma non sarà così: ora resta solo da trovare la soluzione giusta per definire quest’ultimo aspetto.

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Taglio degli stipendi in Serie A: quanto risparmierebbe il Napoli

Koulibaly serie a stipendi
Koulibaly Napoli (Getty Images)

L’Associazione Italiana Calciatori ha bollato come “proposta irricevibile” quella della Lega Calcio sul taglio degli stipendi, quindi la strada per l’accordo sembra ancora molto lunga. Un taglio netto, che in casa Napoli porterebbe un risparmio di circa 36 milioni in caso di sospensione e di circa 18 in caso di ripresa a maggio. Per Koulibaly, il più pagato in casa azzurra, il taglio sarebbe fino a 2 milioni di euro, qualcosa in meno invece per gli altri compagni. Ma l’accordo, come detto, è lontanissimo. Si cerca una mediazione con l’Assocalciatori alla ricerca di una conciliazione che eviterebbe accordi singoli, in stile Juve. De Laurentiis resta attendista: in ballo c’è anche la questione delle multe per l’ammutinamento dello scorso 5 novembre, che in una eventuale trattativa fra singolo club e singolo calciatore potrebbe cambiare le carte in tavola.

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