Ripresa Serie A, nessuna novità dalla riunione. Spadafora predica prudenza

Ripresa Serie A, l’attesa riunione si conclude con un nulla di fatto. Club d’accordo sul ripartire, la decisione ultima spetta al Governo

Assemblea Serie A vota per concludere la stagione
Gravina e Mancini (Getty Images)

L’attesa riunione c’è anche stata, ma per ora si chiude con un nulla di fatto. Il Ministro per lo sport Spadafora ha incontrato i vertici FIGC e i rappresentanti delle varie leghe per arrivare a una decisione sulla possibile ripresa degli allenamenti. Risultato? Tutto rimandato ai prossimi giorni, dopo aver esaminato al meglio il protocollo ed aver effettuato le correzioni necessarie, con forte rischio di ulteriore rinvio per la ripresa degli allenamenti. “Io sono il primo tifoso – ha detto il ministro Spadafora, ma bisogna essere prudenti al massimo in questo periodo. In un momento come questo la mia è la posizione più impopolare possibile, ma è quella giusta da adottare, bisogna aiutare il Paese a uscire al più presto. Farò di tutto perchè si possa ricominciare con il massimo della sicurezza.”

I club si sono già espressi con parere positivo, a patto di avere delle garanzie sulle responsabilità in caso di contagio e sul stipendi e contratti. La FIGC attraverso Gravina non perde occasione per far capire che si sta facendo il possibile, ma per ora tutto tace. Si attende il pronunciamento del Governo, che alla fine dei conti avrà tutta la responsabilità della decisione finale. Intanto, se pure non c’è una data di inizio, c’è una data di fine tassativa per la Serie A: il 3 agosto. Nelle direttive UEFA sulla ripresa dei campionati c’è il termine per la presentazione delle candidate alle coppe europee entro il 3 agosto, per poter poi terminare le coppe di quest’anno.

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