De Laurentiis, la priorità è il rinnovo di Gattuso: le basi dell’accordo

Il presidente del Napoli vuole proporre il rinnovo a Gattuso, priorità assoluta del club: il mister non vuole le clausole che De Laurentiis è solito mettere nei contratti.

Gattuso Napoli rinnovo
Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli (Getty Images)

Aurelio De Laurentiis e il blitz a Castel Volturno. Il presidente del Napoli ieri è andato a trovare la squadra ma soprattutto a trovare il suo allenatore. Ormai è chiaro che al momento la priorità è blindare il mister, uno dei tanti in casa Napoli che hanno il contratto in scadenza nel 2021. Lo ha detto Giuntoli pubblicamente, sul tema si è espresso anche lo stesso Gattuso, che ha fatto capire di restare più che volentieri, ma senza bloccarsi con clausole troppo vincolanti. E in fin dei conti l’oggetto del contendere è tutto lì: De Laurentiis vorrebbe inserire nel contratto una clausola simile a quella che aveva Sarri e che bloccava il suo passaggio al Chelsea.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Real Sociedad-Napoli, Gattuso vara di nuovo le due punte? Le probabili

Rinnovo Gattuso, il piano di De Laurentiis: contratto fino al 2023

gattuso de laurentiis contratto rinnovo
Gennaro Gattuso in Benevento-Napoli (GettyImages)

Gattuso, forse anche per quanto accaduto al suo predecessore, non vuole la clausola e vuole prolungare soltanto la durata, ovviamente con un buon aumento di stipendio. Alla fine l’accordo dovrebbe trovarsi senza problemi: ingaggio intorno ai 2 milioni, scadenza 2023. Le basi sono poste, se tutto procede secondo i piani Gattuso non solo mangerà il panettone, ma sotto l’albero troverà anche il nuovo contratto.

De Laurentiis vuole continuare questo rapporto con il mister e ha i suoi motivi validi. Negli ultimi 10 anni, guardando la media punti, solo Maurizio Sarri ha fatto meglio in Serie A sulla panchina del Napoli. Gattuso ha la media di 1,9 pt a partita, in sole 28 gare di campionato. Stessi numeri di Ancelotti, ma nel mentre Rino ha conquistato la Coppa Italia e non è poco. Inoltre, la sensazione è che il gruppo e l’allenatore parlino la stessa lingua.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Gattuso, il rinnovo, le clausole e l’uomo libero: nessuno rompa il giocattolo