Napoli in difficoltà, Gattuso riflette: difesa a tre in discussione

Il deludente 0-0 di Coppa Italia ha aperto delle riflessioni in casa Napoli: la difesa a tre non sembra aver soddisfatto Gattuso.

Gattuso Napoli Atalanta
Romero e Lozano si contendono un pallone in Napoli-Atalanta (Getty Images)

La semifinale d’andata della Coppa Italia ha lasciato tra i tifosi del Napoli un senso di smarrimento per una prova non all’altezza dell’evento, condizionata da una sterilità offensiva certificata da un dato in particolare, riportato dalla Lega di Serie A: solo 6 i tocchi del pallone da parte degli azzurri nell’area bergamasca, una novità assoluta e, per molti versi, anche preoccupante. La difficoltà ad imbastire una manovra d’attacco sufficiente ad imbrigliare la difesa atalantina ha fatto sorgere delle riflessioni in merito ad un altro reparto, la difesa, che al ‘Diego Armando Maradona’ era formato da tre interpreti e non più quattro: Maksimovic, Manolas e Koulibaly a far scudo davanti alla porta dell’ottimo Ospina, autore di alcuni interventi salva risultato che hanno evitato ulteriori polemiche a tutto l’ambiente.

Come ammesso da Gattuso al termine della partita, questo schieramento potrebbe aver condizionato in maniera diretta lo sviluppo del gioco negli ultimi metri: ad una maggiore attenzione dietro è corrisposta una minore creatività in avanti, considerando che Lozano stavolta ha deluso nel ruolo di punta centrale per la sua tendenza a decentrarsi sulla corsia di destra. A tutto questo si aggiungono le problematiche relative alle condizioni non ottimali di Mertens (volato in Belgio per dedicarsi alla cura della caviglia che lo tormenta da dicembre) e Osimhen, ancora non al top dopo il lungo periodo di inattività.

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Napoli troppo compassato: Gattuso cambia ancora?

L’impressione di un Napoli bloccato dall’assenza di fantasia e verticalità è stata piuttosto netta, tale da indurre Gattuso a riflettere sulla bontà del 3-4-3 che potrebbe essere subito accantonato per fare ritorno al 4-3-3, modulo visto nei successi contro lo Spezia in Coppa Italia e il Parma in campionato. Non è da escludere un passaggio alla retroguardia a tre ma a gara in corso e non dall’inizio: forse è meglio così, poiché cambiare a volte non è sinonimo di positività dei risultati.

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