Napoli, Juric in pole per il dopo Gattuso: con lui due colpi dal Verona

E’ Juric l’indiziato principale per prendere il posto di Gattuso sulla panchina del Napoli: dal Verona potrebbe portarsi dietro due gioielli.

Zaccagni Juric Napoli
Zaccagni Verona (Getty Images)

L’obiettivo Champions League non è ancora compromesso del tutto, ma in casa Napoli si riflette – come normale che sia – sul futuro e sulle mosse da prendere per avviare un nuovo ciclo. Il restyling dovrebbe partire dalla panchina e dall’addio di Gennaro Gattuso, il cui prosieguo dell’avventura in Campania è appeso al filo sottilissimo dei risultati ottenuti da qui al termine della stagione: forse, per la riconferma, non potrebbe bastare nemmeno il ritorno nella massima competizione europea, e le voci su colui che sarebbe il suo sostituto si rincorrono senza sosta.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, l’indiziato principale per raccogliere l’eredità del tecnico calabrese è Ivan Juric, uno degli artefici dell’exploit del Verona da due anni a questa parte. Probabilmente, ad accelerare il processo di innamoramento nei confronti del croato, è stato quel 3-1 inflitto dagli scaligeri agli azzurri il 24 gennaio: due di quei tre goal furono realizzati da Dimarco e Zaccagni, proprio coloro che potrebbero seguire Juric all’ombra del Vesuvio qualora si concretizzasse il matrimonio tra le parti.

FORSE POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Napoli, la Champions è ancora possibile: il calendario può dare una mano

Juric-Napoli, perché sarebbe la scelta giusta

Nell’ambiente Napoli si respira la necessità di un rinnovamento, non solo sotto l’aspetto dei volti nuovi ma anche sul piano di una nuova idea di gioco, da sempre caro ad un esteta come De Laurentiis. Juric porterebbe idee fresche, avvalorate dagli ottimi risultati raggiunti col Verona e dall’esplosione di alcuni singoli, come Zaccagni e Dimarco appunto. La tecnica sopraffina del trequartista e l’esplosività del terzino rappresenterebbero un surplus niente male, unito alla visione di gioco di un allenatore che da sempre si ispira al suo maestro, Gian Piero Gasperini. Con buona pace di Gattuso.