Galtier, Spalletti o Inzaghi: come cambia il Napoli con il nuovo allenatore

I tifosi del Napoli attendono il nuovo allenatore che potrebbe essere uno tra Galtier, Spalletti o Inzaghi: come cambia la rosa e lo stile del gioco della squadra azzurra con uno dei tre profili.

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Christophe Galtier (Gettyimages)

Comunque vada, sarà rivoluzione. La mancata qualificazione in Champions League e l’addio a Gattuso, comporterà diversi cambiamenti alla rosa e allo stile di gioco del club partenopeo. Il Napoli è alla ricerca del nuovo allenatore e tre sono i nomi presi in considerazione da Aurelio De Laurentiis: Christophe Galtier, Luciano Spalletti e Simone Inzaghi.

Il presidente azzurro avrebbe già l’accordo con il suo nuovo tecnico, ma svelerà la sua identità entro una settimana. Uno di questi tre citati sopra potrebbe sedersi sulla panchina del Napoli dal prossimo primo luglio: come cambierà la squadra con il nuovo allenatore? Di seguito, l’analisi dei tre profili, con il loro palmarès e moduli utilizzati nelle precedenti esperienze.

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Galtier, chi è il tecnico che ha vinto la Ligue 1

Lo scopritore di Victor Osimhen. Ma anche lo scopritore di Faouzi Ghoulam. Già, perché Galtier ha allenato dal 2009 al 2017 il Saint Etienne, lanciando il terzino algerino nel calcio europeo. Con i Verdi ha vinto la Coupe de Ligue; con il Lille quest’anno ha conquistato la Ligue 1, superando il PSG, nettamente favorito.

Il tecnico francese gioca con la difesa a quattro e principalmente predilige il 4-4-2. Con il Lille ha cominciato ad utilizzare il 4-2-3-1, facendo la fortuna di Osimhen. Con l’addio all’attaccante nigeriano, l’allenatore ha modificato lo stile di gioco, concentrandosi su due punte. Christophe Galtier al Napoli troverebbe una rosa già impostata per un 4-2-3-1. Discorso diverso per il più classico 4-4-2, poiché diversi giocatori azzurri dovrebbero riadattare la loro posizione, come Zielinksi o Insigne.

Spalletti, allenatore dal 4-2-3-1 nel sangue: come sarà il nuovo Napoli

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Luciano Spalletti e Simone Inzaghi (Gettyimages)

Il tecnico di Certaldo è un appassionato del quattro-due-tre-uno e troverebbe il pane per i suoi denti in azzurro. Il lavoro svolto da Gennaro Gattuso potrebbe trovare continuità con Luciano Spalletti, ma avrà bisogno di una rinfrescata sulle fasce. Infatti, l’ex allenatore dell’Inter ama portare il pallone sui lati del campo e trovare una soluzione con un cross o un’azione personale con le ali. Dunque, sul mercato ci si potrebbe aspettare qualche colpo sugli esterni bassi, abili portatori di palla o crossatori. Invece, quelli alti sarebbero più che idonei al suo stile di gioco. D’altronde, Politano si trasferì dal Sassuolo all’Inter proprio grazie a Spalletti. Difficile rivedere un regista alla Jorginho, per intenderci. Il mister toscano spesso e volentieri utilizza incontristi, alla Demme o Bakayoko (ma quest’ultimo è in uscita).

Il curriculum dell’allenatore è abbastanza importante. In Italia ha conquistato due Coppa Italia e una Superocoppa, ma soprattutto diverse qualificazioni in Champions League, anche a scapito del Napoli. In Russia, invece, è diventato uno “Zar” vincente: due campionati, una Coppa e una Supercoppa.

Inzaghi, difesa a 3: sarà rivoluzione in azzurro

Nel caso in cui Simone Inzaghi dovesse diventare il nuovo allenatore del Napoli, la rosa subirà una trasformazione importante. Il tecnico della Lazio utilizza da anni il 3-5-2, con il quale ha raggiunto importanti traguardi. La rosa azzurra non ha i calciatori per questo modulo, né in difesa né a centrocampo.

Nel primo reparto servirebbe un’importante investimento sui centrali, anche se Di Lorenzo potrebbe essere un ottimo jolly e adattarsi alla linea a tre. In mezzo al campo, invece, servirà acquistare un regista ed esterni che sappiano fare la fase di recupero (Politano e Lozano andrebbero in netta difficoltà). Inoltre, Insigne dovrebbe arretrare la sua posizione, un po’ come fatto con Ancelotti. Con Inzaghi potrebbe esserci una rivoluzione che comporterebbe tanti movimenti in entrata e in uscita, ovviamente tutto ciò se dovesse confermare la sua idea di gioco e il suo 3-5-2.

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