Napoli, Juan Jesus ha ‘bruciato’ un campione del mondo: un mistero

Il Napoli ha scelto Juan Jesus per dare manforte al reparto difensivo: il brasiliano l’ha spuntata su un campione del mondo.

Mustafi Napoli Juan Jesus
Mustafi nella sua ultima esperienza allo Schalke (Getty Images)

La difesa del Napoli ha un nuovo interprete: alla fine Giuntoli ha ripiegato sullo svincolato Juan Jesus per ingrossare le fila del reparto arretrato, divenuto orfano di Nikola Maksimovic che non ha rinnovato il contratto scaduto lo scorso 30 giugno. Un profilo conosciuto alla perfezione da Luciano Spalletti che lo ha allenato ai tempi della Roma e che ora se lo ritroverà in questa nuova avventura condivisa in azzurro. Per il ruolo di difensore centrale di riserva sono state valutate anche altre opzioni, tra cui quella che portava dritto ad un giocatore laureatosi niente di meno che campione del mondo nel 2014.

Stiamo parlando di Shkodran Mustafi, attualmente svincolato dopo la pessima esperienza avuta in patria, in Germania, allo Schalke 04: per l’ex Sampdoria pochi mesi che però non sono bastati per evitare l’ultimo posto in Bundesliga e la retrocessione in seconda divisione dopo 30 anni consecutivi in massima serie. Scaduto il contratto con la compagine tedesca, per Mustafi ha avuto inizio una situazione alquanto surreale: pochissime offerte ricevute e carriera giunta ad un bivio pericoloso, nonostante sia ancora relativamente giovane (ad aprile ha compiuto 29 anni).

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Per il Napoli c’è Juan Jesus, beffa tremenda per Mustafi

Continua dunque il periodo nero della carriera di Mustafi, una fase calante che non sembra volersi arrestare. Sono lontani i tempi in cui era uno dei titolarissimi di Wenger all’Arsenal, che lo acquistò nel 2016 dal Valencia dopo il biennio alla Sampdoria che gli permise di mettersi in mostra e di conquistarsi la fiducia del ct tedesco Löw: fu proprio lui a convocarlo per i Mondiali brasiliani del 2014, vinti in maniera trionfale dalla Germania anche grazie ad una clamorosa vittoria per 7-1 sui favoritissimi padroni di casa. Da allora sono passati sette anni, ma per Mustafi sembra che sia trascorsa un’eternità.

 

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