Sarà ancora a Juric a dirci quanto vale questo Napoli

A due settimane dalla ripresa dei campionati, il Napoli sarà ancora chiamato all’esame Juric per comprendere il suo reale valore

Napoli che esulta in campo
Napoli (Getty Images)

Nonostante i fatti del Franchi, a Firenze c’è stata soprattutto una partita. Una partita che ha reso un indizio sempre più un dato di fatto: il Napoli c’è e fa sul serio. Anche contro un avversario tostissimo come la Fiorentina, la formazione di Spalletti è rimasta squadra, unendosi nelle difficoltà e risalendo la china nel secondo tempo, sino alla rimonta.

Insomma, il Napoli è tornato ad essere costante. O almeno per adesso. Il che è già una grande notizia per i tifosi partenopei, dopo le montagne russe delle scorse stagioni. Dal 2019, gli azzurri hanno perso quella che, con Sarri, era ormai diventata una certezza: essere sempre lì, tra le prime del campionato e pronti a provarci al primo passo falso degli avversari.

LEGGI ANCHE >>> I geniali schemi del Napoli su punizione, spiegati da Luciano Spalletti

Juric in panchina
Juric (Getty Images)

Sarà ancora Juric a dirci quanto vale questo Napoli

Per eguagliare quel Napoli, Spalletti dovrà prima di tutto eguagliare le otto vittorie consecutive, che gli azzurri raggiunsero nella stagione 2017-2018 (quella dei 91 punti, per intenderci). E per farlo, dovrà passare per la sfida contro il Torino. In panchina, per i granata, ci sarà Ivan Juric, che ai più sensibili rievocherà i traumi irrisolti dello scorso maggio, con l’harakiri Champions di Napoli-Verona.

Quello, però, era un Napoli estremamente diverso: nato e risoltosi in una continua tensione, sempre sull’orlo di una crisi di nervi, deflagrata poi nella sfida contro gli scaligeri. Adesso, Juric ritroverà davanti una squadra completamente trasformata, per consapevolezza e meccanismi di gioco. E che, magari, avrà anche ritrovato qualche pedina in più dopo le due settimane della sosta.

Ciò nonostante, sarà sempre Juric a dirci quanto vale questo Napoli. Lo scorso anno, la gara contro il croato rese chiaro il perché della fragilità del ciclo gattusiano, mentre adesso può dire molto sulla tenuta e sul potenziale di quello spallettiano. Con un’ipotetica vittoria di fila, nel weekend di Lazio-Inter e Juventus-Roma, gli azzurri lancerebbero l’ennesimo segnale non solo al campionato, ma anche alla sua stessa storia. E stavolta, con la speranza di un epilogo a lieto fine.

A Napoli-Torino, l’ardua sentenza.

Impostazioni privacy