Inter-Napoli, Spalletti, Koulibaly e il vergognoso precedente

Inter-Napoli riporta alla mente il precedente del dicembre 2018 con Spalletti allenatore nerazzurro e gli insulti degli ultras a Koulibaly.

Koulibaly Napoli 2018
Kalidou Koulibaly (LaPresse)

Oggi uno è l’allenatore del Napoli mentre l’altro guida la squadra in campo nel ruolo di ‘comandante’ affibbiatogli qualche settimana fa proprio da Spalletti. La partita tra Inter e Napoli però riporta alla mente un precedente non troppo felice risalente al dicembre del 2018, quando il tecnico sedeva sulla panchina nerazzurra.

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Inter-Napoli, Spalletti, Koulibaly: il precedente del 2018

E’ la sera di Santo Stefano, il Napoli di Ancelotti fa visita all’Inter. Una grande partita funestata da gravi incidenti tra le due tifoserie prima del fischio d’inizio e dai vergognosi cori razzisti scanditi per larghi tratti della gara dalla Curva Nord di San Siro nei confronti di Kalidou Koulibaly, la cui unica colpa agli occhi degli ultras nerazzurri è il colore della pelle.

Il campione senegalese resiste per quasi tutta la partita finché nel finale non applaude ironicamente chi lo insulta, gesto che viene male interpretato dall’arbitro Mazzoleni e gli costa il rosso diretto. A nulla valgono le proteste dei compagni e dello stesso Ancelotti. Il Napoli così resta in 10, nel finale subisce il gol di Lautaro Martinez e perde anche Insigne, espulso.

Inter Napoli 2018
Inter-Napoli, 26 dicembre 2018 (LaPresse)

Nei giorni successivi la polemica divampa, tanto che il sindaco Sala chiede scusa a nome dell’intera città di Milano per quanto successo mentre Ancelotti annuncia che da quel momento, in caso di cori razzisti, il Napoli avrebbe abbandonato il campo: “La prossima volta lasceremo il campo noi e al limite ci daranno partita persa, ma così non si può andare avanti”.

Spalletti, oggi tecnico azzurro ma allora sulla panchina dell’Inter, invece esprime solidarietà ma sottolinea: “Ci dispiace per Koulibaly, siamo al suo fianco e glielo abbiamo detto, ma il risultato della partita non ha niente a che vedere con gli episodi, sarebbe una chiave di lettura inaccettabile”.

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