Insigne al Toronto, Ferrara prende posizione: “Sapete cosa avrei fatto io?”

Lorenzo Insigne a Toronto a partire da giugno, Ciro Ferrara prende posizione sul trasferimento e svela cosa avrebbe fatto

Lorenzo Insigne in azione
L’attaccante del Napoli Lorenzo Insigne (LaPresse)

Il caso relativo a Lorenzo Insigne di fatto promessosi al Toronto ha tenuto banco anche nel giorno di Juventus-Napoli, gara fondamentale per entrambe le formazioni. A Dazn, nel corso del prepartita si è ampiamente toccato l’argomento, con Diletta Leotta a bordo campo accanto ad i suoi ospiti.

D’altronde si tratta pur sempre del numero 10 della Nazionale, maglia che potrebbe compromettere visto il trasferimento in un campionato minore e poco allenante come quello statunitense. In Insigne, con ogni probabilità, ha prevalso l’idea di una nuova avventura, certamente una scelta di vita completamente diversa e decisamente più munifica. E dunque per il numero 24 azzurro – che peraltro ieri ha disputato una partita davvero di spessore, da vero capitano, lottando dal primo all’ultimo minuto a tutto campo – si tratta degli ultimi mesi in maglia azzurra.

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Insigne a Toronto, la posizione di Ferrara

Lorenzo Insigne osserva
L’attaccante del Napoli Lorenzo Insigne (LaPresse)

Ciro Ferrara, a bordocampo accanto a Diletta Leotta, anni addietro ha di fatto compiuto quasi gli stessi passi del capitano, trasferendosi, però, alla Juventus. E proprio l’ex difensore di azzurri e bianconeri, ai microfoni dell’emittente, ha voluto esprimere il suo pensiero sull’intera questione.

Ferrara, che ha ammesso di conoscere bene Insigne per averlo anche allenato ai tempi dell’Under 21, ha difeso a spada tratta il calciatore. Ha anzi ammesso come avrebbe compiuto lo stesso passo a 31 anni se si fosse trovato di fronte una proposta come quella del Toronto.

L’ex difensore ha anche sostenuto come Insigne non debba essere criticato per la sua scelta di andare in un calcio meno competitivo, anche al costo di rischiare di uscire dai radar della Nazionale. E lo stesso Ferrara, tra il primo ed il secondo tempo, ha poi elogiato la prova del numero 24 azzurro così come il piglio del leader mostrato in campo.

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