Ciccio Graziani dice la sua: ecco chi può cambiare veramente le carte in tavola

Ciccio Graziani non ha perso tempo e ha voluto dire la sua, ecco chi può veramente cambiare le carte in tavola secondo lui

Ciccio Graziani, foto Instagram

Ciccio Graziani è senza dubbio uno dei volti più iconici del calcio a livello televisivo. Grande conoscitore di calcio, ma anche un uomo che ha saputo dire la sua sul rettangolo di gioco. Ai tempi divenne una vera e propria icona a Torino, sponda Toro grazie ai suoi gol.

Graziani è infatti il settimo marcatore della storia granata con ben 122 gol complessivi dietro a Valentino Mazzola. I più giovani potrebbero ricordarlo solo per le sue “gesta” come allenatore del Cervia, dove si dimostrò una persona tutt’altro che pacata, ma è molto di più.

L’ex attaccante di Roma e Torino si è laureato campione del mondo nel 1982, ma passerà alla storia anche per il rigore sbagliato contro il Liverpool, nella finale di Champions giocata proprio all’Olimpico tra la Roma e i Reds.

Come il resto d’Europa anche lui non ha potuto non riconoscere le grandi doti di questo Napoli, ammettendo anche di essersi inizialmente sbagliato: “Devo essere sincero, a inizio stagione credevo che il Napoli si fosse indebolito dopo le partenze estive, ma sono contento di essermi sbagliato anche perché ho tanti amici tra i tifosi azzurri”. Ma secondo lui l’arma in più di Spalletti è solo una, ecco di chi si tratta.

Ciccio Graziani avverte tutti: “L’arma in più di Spalletti è…”

Questo Napoli sta portando risultati che nessuno si sarebbe aspettato dopo i vari addii in estate. Tanti erano i punti interrogativi su un progetto che sembrava destinato all’ennesima rivoluzione ma invece, almeno finora, i risultati dicono tutt’altro.

Raspadori, Simeone, Oshimen, Lozano, ma a quanto pare uno su tutti secondo l’ex Roma rappresenta il pericolo più grande per le difese avversarie. Stiamo parlando ovviamente di Kvaratskhelia, del quale ha parlato così:

Ciccio Graziani, foto Instagram

“Osimhen, Kvaratskhelia, Raspadori e Simone sono dei fenomeni? Stanno giocando benissimo. Non me ne vogliano gli altri, ma il georgiano mi intriga un po’ di più. Se continua così può diventare un grande fuoriclasse. L’arma vincente di Luciano Spalletti ha un nome e un cognome: Khvicha Kvaratskhelia”.

Ennesima investitura dunque per il talento georgiano della formazione campana. Ormai il calciatore è uscito definitivamente dall’anonimato e sia in Italia che in Europa tutti conoscono il suo nome grazie alle sue giocate.

E chissà se qualcuna delle big europee non gli abbia già strizzato l’occhio. Per ora però Spalletti si gode il suo gioiello, sperando di poter portare qualcosa di grande all’ombra del Vesuvio.

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