Ex Napoli in carcere per omicidio: arriva la svolta nelle indagini

L’ex calciatore delle giovanili del Napoli è in stato di fermo nel carcere di Dozza dopo essere stato accusato di aver ucciso l’ex compagna Alessandra Matteuzzi.

Giovanni Padovani è stato accusato dell’omicidio dell’ex compagna Alessandra Matteuzzi. Padovano, che ha avuto anche un trascorso nel Napoli avendo preso parte alle giovanili azzurre prima di finire nel calcio dilettantistico, è attualmente in stato di fermo presso la casa circondariale di Dozza (Bo). È accusato di omicidio pluriaggravato.

Omicidio Matteuzzi, svolta nella indagini
Giovanni Padovano è accusato di omicidio pluraggravato (Screenshot da Instagram)

Il 27enne aveva rotto da tempo con l’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, 56 anni, che tra l’altro l’aveva denunciato più volte per stalking. Nonostante le mosse di Alessandra, Padovani ha continuato a perseguitarla fino a massacrarla di botte lo scorso 24 agosto: tra i motivi che hanno spinto l’ex calciatore a compiere un tale gesto ci sarebbe la gelosia che provava nei suoi confronti.

Omicidio Matteuzzi, Procura indaga sulle app-spia di Padovani

Alessandra Matteuzzi, uccisa dall'ex lo scorso 24 agosto
Alessandra Matteuzzi (screenshot da Instagram)

Nelle ultime ore i procuratori Lucia Russo e Domenico Ambrosino hanno designato un nuovo consulente tecnico che ha lo scopo di ispezionare tutti i device che Padovani ha già consegnato alle forze dell’ordine. L’ormai ex calciatore, come riporta il Resto del Carlino, si è mostrato impassibile e stranamente voglioso di collaborare con tutti gli addetti ai lavori. Ha indicato password e pin dei programmi da lui utilizzati per monitorare i movimenti di Alessandra prima di massacrarla di botte lo scorso 24 agosto.

Il termine fissato dal procuratore aggiunto per consegnare tutti i dettagli tecnici relativi alle mosse di Padovani è il prossimo 20 dicembre. Tra gli obiettivi del consulente tecnico Stefano Fratepietro ci sarebbe lo studio delle applicazioni che Padovani avrebbe istallato sul telefono di Alessandra per seguirla costantemente negli spostamenti.

Intanto emergono nuovi dettagli inquietanti sul modo con cui il 27enne ha ucciso l’ex compagna. L’autopsia ha rivelato almeno 20 ferite molto gravi compatibili con dei colpi di martello. In più, a dimostrazione della violenza dell’uomo, sul corpo della donna sono stati trovati i segni degli spigoli della panchina di ferro su cui è stata uccisa.

Chi è Giovanni Padovani?

Nato a Senigallia (Ancona) nel 1995, Giovanni Padovani era una promessa del calcio italiano. Ha trascorso due anni nelle giovanili del Napoli e mentre giocava con gli azzurri era stato persino convocato nell’Under 17 della nazionale. Il giocatore sperava di giocare nel calcio che conta ma per varie vicissitudini è riuscito a imporsi solo nelle categorie minori, in club come Troina, Giarre e Sancataldese. Quest’ultimo club siciliano lo scorso agosto ha condannato aspramente la violenza del proprio calciatore allontanandolo immediatamente dal gruppo squadra.

 

 

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