Luciano Spalletti sfiderà ancora una volta il suo passato in Inter-Napoli: una coincidenza merita le attenzioni dei tifosi.
L’allenatore tornerà a San Siro da avversario per la seconda volta: la sfida nella sfida promette scintille.
La ripresa del campionato è sempre più vicina e i riflettori saranno puntati principalmente sul big match fra Inter e Napoli. La sfida di San Siro metterà di fronte due formazioni che cercheranno a tutti i costi di ottenere i tre punti: la squadra di Inzaghi vuole tornare in corsa per lo scudetto, mentre gli azzurri hanno intenzione di consolidare il primato in classifica lanciando così un segnale molto forte alle concorrenti.
Non sarà una partita come le altre per Luciano Spalletti, che ha guidato i nerazzurri in due stagioni molto intense. In entrambe le annate ha centrato la qualificazione in Champions League al fotofinish con due partite incredibili contro la Lazio (2018) e con l’Empoli (2019). In seguito è stato sostituito con Antonio Conte, che ha vinto lo scudetto nel 2021.
Oltre ad essere un ex, l’allenatore osserverà una sfida nella sfida: ecco il dettaglio molto interessante che lo riguarda.
Spalletti, così ha cambiato le squadre: la sfida nella sfida è affascinante
Sarà la seconda volta per Spalletti contro l’Inter a San Siro dopo l’addio nel 2019. Nello scorso campionato, i nerazzurri hanno vinto una partita ricca di emozioni per 3-2 con le reti di Calhanoglu, Perisic e Lautaro Martinez; di Zielinski e Mertens le firme azzurre. Al Maradona, invece, è finita 1-1 con gol di Insigne e Dzeko.
Come anticipato, però, ci sarà anche una sfida nella sfida. Da anni ormai, l’allenatore del Napoli è riconosciuto come uno dei migliori nel saper cambiare i ruoli dei suoi giocatori: questa sua dote ha risollevate le carriere dei due “cervelli” che si scontreranno il 4 gennaio, ovvero Brozovic e Lobotka.
La fiducia riposta in questi due giocatori ha dato grandi frutti e ha permesso ad Inter e Napoli di cambiare pelle. Il croato è ormai riconosciuto a livello internazionale come uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, mentre lo slovacco sta intraprendendo un importante percorso di crescita.
Salvo sorprese, Brozovic e Lobotka guideranno i rispettivi centrocampi. Il 77 nerazzurro è leggermente in dubbio ed è in ballottaggio con Calhanoglu, ma il recente problema fisico di Mkhitaryan dovrebbe aver tolto ogni dubbio ad Inzaghi
Lobotka sulle orme di Brozovic: così l’allenatore li ha rivitalizzati
Lobotka sta crescendo sempre di più: con Gattuso ha giocato a sprazzi, mentre Spalletti ha deciso di consegnarli le chiavi del centrocampo rendendolo sempre più centrale. Fino ad ora, quella in corso è la miglior annata a livello personale per lo slovacco, che grazie alla fiducia sta rendendo ai massimi livelli. Il suo percorso ricorda quello di Brozovic.
L’attuale allenatore del Napoli ha letteralmente stravolto la carriera del croato. Negli anni precedenti, il 77 è stato impiegato da mezzala, trequartista e addirittura esterno offensivo, ma Spalletti ha avuto l’intuizione di schierarlo davanti alla difesa.
In quel momento, Brozovic aveva praticamente rotto con il tifo interista (causa applauso ironico durante Inter-Bologna) ed era ad un passo dal trasferimento al Siviglia: decisivo è stato l’intervento del tecnico, che ha chiesto di tenerlo. Questa storia porta a galla una coincidenza: la prima partita da regista di Brozovic è stata proprio un Inter-Napoli, match chiuso sullo 0-0.