Pagato 36 milioni, da due mesi è in panchina in Premier League: in estate è stato vicino al Napoli

Un giocatore pagato a peso d’oro dal suo attuale club che aveva superato la concorrenza degli azzurri sta purtroppo disattendendo le attese.

E’ stato vicino al Napoli. Insomma, il club di De Laurentiis voleva prenderlo quando ancora non si era fatto avanti il West Ham. Poi, è andata come doveva andare. Però…

Scamacca West Hamp Premier League
E’ stato vicino al Napoli in estate, poi è andato in Premier League – Credit: Instagram (napolicalciolive)

L’unione tra Scamacca e West Ham è avvenuta per ben 36 milioni di euro più altri 6 di bonus. Ma fino ad oggi le cose non stanno andando come sperato. Questa cosa rischia di penalizzare il 24enne attaccante romano, che è alla sua seconda esperienza estera. Infatti prima del West Ham, Scamacca ha militato nelle fila del PSV Eindhoven tra 2015 e 2017, quando venne prelevato dalla compagine olandese senza versare alcun indennizzo alla Roma, in cui il calciatore aveva militato dal 2012. Pure quella fu una esperienza avara di soddisfazioni, esattamente come la successiva del prestito allo Zwolle, nel 2018.

Allora Scamacca apparteneva già al Sassuolo, che con la sua cessione in Premier League ha compiuto una plusvalenza davvero ottima avendolo pagato ai tempi poco più di 4 milioni di euro. E pensare che il giovane attaccante era stato accostato anche al Napoli.

Scamacca West Ham, finora non sta andando bene

Il ds azzurro Cristiano Giuntoli però preferì puntare su Raspadori. Ed i fatti gli hanno dato ragione, nonostante l’inizio del 2023 abbia arriso poco al 23enne pure lui ex del Sassuolo.

 

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Gli azzurri hanno versato un bel po’ in meno agli emiliani per Raspadori (5 milioni per il prestito oneroso più obbligo di riscatto fissato tra 25 e 28 mln, n.d.r.), il cui rendimento è stato migliore, alla luce dei 4 gol segnati in Champions League e della rete che valse la vittoria del Napoli allo scadere contro lo Spezia, nello scorso mese di settembre.

Tornando a Scamacca, finora il bottino di quest’ultimo in Inghilterra parla di 3 gol in 16 presenze in Premier League e di 2 gol in 6 apparizioni in Conference League, più altre due reti nel turno preliminare della competizione europea. Il tutto senza giocare quasi mai da titolare. L’ultima partita giocata in campionato da Scamacca risale al 14 gennaio scorso, con gli appena quattordici minuti in cui è stato mandato sul rettangolo di gioco contro il Wolverhampton in un incontro perso per uno a zero.

Prima di lui anche un ex Napoli deluse in Premier League

Dopo un infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare tre partite di Premier ed una in FA Cup, hanno fatto seguito per l’italiano quattro panchine consecutive. Questa cosa sembra avere allontanato il giovane dalle grazie del manager del West Ham, David Moyes.

Gianluca Scamacca Instagram
Scamacca in un post social – napolicalciolive.com

Purtroppo c’è da fare i conti con delle probabili difficoltà che possono essere tanto ambientali quanto tecniche. L’impressione è che le problematiche vissute dal pur bravo attaccante romano riguardino il secondo aspetto. Prima di lui sono stati tanti altri gli italiani a sbarcare nel calcio inglese. Il primo in assoluto fu proprio un ex attaccante del Napoli, Andrea Silenzi, che passò due deludenti anni al Nottingham Forest tra 1995 e 1996.

Si attende il riscatto

Assieme ad altri campioni che tutti ricordano, come Gianluca Vialli, Fabrizio Ravanelli, Paolo Di Canio e Roberto Di Matteo, ci sono altri nostri connazionali dei quali invece non si hanno tracce nel corso della loro esperienza Oltremanica, come ad esempio l’ex Venezia Stefano Gioacchini, al Coventry nel 1999.

 

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In queste ultime settimane si è parlato di un atteggiamento in allenamento che non sarebbe piaciuto allo stesso Moyes, oltre che di una forma fisica ancora non al top dopo i problemi avuti ad un ginocchio. Certo è che tutti i soldi spesi per portarlo a Londra ora fanno discutere, e sono costati allo stesso allenatore non poche critiche. Si spera che la punta centrale possa iniziare a trovare la continuità che gli occorre per mostrare tutto il suo valore.

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