Kim massacrato sui social: la denuncia gravissima, poi le scuse ai tifosi

Kim Min-jae preso di mira sui social network: prima la gravissima denuncia, poi le scuse social del difensore del Napoli

Anche quello che era il muro difensivo del Napoli, Kim Min-jae, è crollato sotto la pressione dell’ondata di piena rossonera. Nel ko per 4-0 con cui, al “Maradona”, il Milan di Stefano Pioli ha vendicato la sconfitta dell’andata la retroguardia azzurra, la migliore della Serie A senza i 4 gol subiti per mano dei rossoneri, non ha offerto una prestazione all’altezza delle sue precedenti esibizioni.

Kim, prima arriva la denuncia e poi le scuse
Kim Min-jae, prima la denuncia, poi le scuse (Lapresse-napolicalciolive.com)

Svagati, molli, forse con la testa già al doppio confronto valido per i quarti di finale di Champions League proprio contro i rossoneri, i difensori di Luciano Spalletti hanno opposto ben poca resistenza agli attaccanti del Diavolo che, infatti, hanno fatto quello che volevano nella loro trequarti. Sugli scudi non solo il portoghese Rafael Leao, autore di una doppietta e autentica spina nel fianco degli azzurri, visto che i rossoneri sono stati superiori in ogni zona del campo vincendo tutti i duelli.

Kim massacrato sui social dai tifosi sudcoreani, poi le scuse

Tra chi   Kim Min-jae, lontano parente di quel roccioso difensore e insuperabile baluardo tanto da aver catturato l’attenzione delle big del calcio europeo. Una performance, quella del sudcoreano, che forse è figlia della bufera mediatica che ha investito l’ex del Fenerbahce.

Cosa è successo a Kim nelle ultime ore
Il post con le scuse di Kim Min-jae (Instagram-napolicalciolive.com)

Kim Min-jae, infatti, è stato letteralmente massacrato in Patria tanto che ha dovuto correre ai ripari chiedendo pubblicamente scusa. Ma cosa ha detto o fatto il difensore sudcoreano, che in questo primo anno all’ombra del Vesuvio si è fatto apprezzare anche per la sua correttezza in campo e per il suo comportamento irreprensibile fuori dal campo, di così grave da scatenare la furente reazione dei suoi connazionali?

Beh, Kim ha avuto l’ardire di ammettere di non essere in grado di offrire il medesimo rendimento per il Napoli, la società che gli versa puntualmente ogni mese un lauto stipendio, e per la Nazionale, motivo per il quale dovendo fare una scelta preferisce concentrare le sue energie mentali e fisiche sulla stagione del Napoli che è entrata nel rettifilo finale al cui orizzonte si intravede non solo la bandiera a scacchi dello scudetto ma anche quella prestigiosa della Champions League (il Napoli affronterà, il 12 e il 18 aprile prossimi, con il favore dei pronostici il Milan nei quarti di finale di Champions League.

Facendo leva sul fatto che i ritmi di gioco del calcio moderno e il calendario agonistico fitto di impegni stressano oltremodo i calciatori, molti dei quali non hanno una struttura psichica in grado di reggere tali pressioni, Kim si aspettava di ricevere messaggi di solidarietà, invece, come detto, è stato subissato da una tale pioggia di critiche da indurlo a fare marcia indietro e conseguentemente a porgere via social le sue scuse.

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