Il contatto tra Anguissa e Dumfries continua a far discutere. In queste ultime ore è spuntato anche l’audio Var che non lascia dubbi
Le polemiche di Inter–Napoli continuano senza sosta. Il rigore assegnato ai nerazzurri per il contatto tra Anguissa e Dumfries fa discutere. Antonio Conte nel post partita si è sfogato in modo molto duro sottolineando che non si sente assolutamente tutelato dalla tecnologia e dall’utilizzo del Var.
Intanto in queste ultime ore è spuntato l’audio Var sul contatto tra Anguissa e Dumfries e non sembrano esserci praticamente dubbi sulla decisione del direttore di gara. L’Aia ha preso una posizione molto chiara nei confronti dell’arbitro Mariani e di questa scelta che è destinata a rappresentare un precedente molto importante. Sappiamo come in passato molti episodi la giornata successiva sono stati giudicati al contrario e la speranza ora è che non si arrivi a scelte diverse in futuro.
Contatto Anguissa-Dumfries: l’audio Var
In molti si sono chiesti il motivo del fischio e cosa ha portato Mariani a prendere una scelta simile. In queste ultime ore è uscito l’audio del Var che spiega nei dettagli il perché di questa scelta e soprattutto il motivo per cui si è deciso di non intervenire con la tecnologia.
Nel breve dialogo tra Mariani e la sala Var di Lissone è spiegato che Anguissa non gioca il pallone, ma tocca solamente il piede di Dumfries e questo rappresenta una discriminante nella scelta di non intervenire e lasciare la decisione del campo. Naturalmente Conte non è assolutamente d’accordo con questa decisione e le polemiche sono destinate a continuare anche in futuro.
Ma per l’AIA il protocollo è stato rispettato e non c’è la necessità di intervenire per rimproverare Mariani. Ora naturalmente bisognerà capire se in futuro ci si comporterà così oppure assisteremo a situazioni completamente differenti. Quanto successo, comunque, rappresenta un precedente non sicuramente di poco conto e la speranza da parte dei vertici degli arbitri e anche del Napoli è che in futuro non si possa dover fare i conti con altre vicende simili. Altrimenti la polemica è destinata a continuare ancora di più nelle prossime settimane.