L’ANALISI – Calciomercato Napoli: a gennaio pochissimi colpi e tante delusioni

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Manolo Gabbiadini © Getty Images

Il calciomercato Napoli che si aprirà con l’avvento del nuovo anno vedrà con quasi relativa sicurezza almeno un intervento importante da parte del direttore sportivo azzurro, Cristiano Giuntoli, per migliorare la rosa a disposizione di Maurizio Sarri. C’è da mettere più di una pezza nella batteria di terzini che adesso vede arruolabili i soli Hysaj, Mario Rui e Maggio dopo il grave infortunio capitato a Faouzi Ghoulam. Al contempo bisogna rimpolpare anche il reparto offensivo, orfano a sua volta di Arkadiusz Milik, ma eventuali nuovi acquisti saranno necessari al Napoli per conservare competitività e forze ulteriori allo scopo di poter affrontare il girone di ritorno per riuscire a competere fino alla fine per la conquista dello scudetto. È soprattutto per questo motivo che alla società verrà sollecitato di fare qualcosa di più rispetto al passato, quando le sessioni trasferimenti invernali quasi mai hanno portato elementi in grado di saper fare la differenza. Il Napoli sa di avere grosse possibilità di trionfare al termine della corrente Serie A, come mai è accaduto prima.

Aurelio De Laurentiis © Getty Images
De Laurentiis © Getty Images

Napoli, il calciomercato di gennaio dal 2009 ad oggi

Nel 2009/2010 ci fù l’acquisto di Andrea Dossena dal Liverpool per 4 milioni: il laterale lombardo divenne un elemento importante nella gestione Mazzarri e si trattò di un buon colpo. L’anno dopo invece il Napoli acquistò a gennaio lo spagnolo Victor Ruiz, di fatto una meteora, ed il catanese Mascara, che non lasciò un grande impatto. Con lo spagnolo il solo aspetto positivo fu dato dalla plusvalenza registrata cedendolo al Villarreal. Nel 2011/2012 fu invece la volta di Edu Vargas: il cileno arrivò tra mille aspettative, tutte disilluse. Il meglio di se ‘Turboman’ ha saputo darlo soltanto con la sua nazionale, per il resto continua ancora oggi a vivere una carriera senza grossi acuti. E sempre senza grossi innesti in grado di essere utili più del dovuto fu anche la campagna acquisti invernale del 2012/2013, nella quale il Napoli prese tutti con la formula del prestito i vari Rolando, Armero, Radosevic e Calaiò. Il primo colpo invernale davvero importanti si ebbero nel 2013/2014, quando in azzurro arrivarono Ghoulam dal Saint Etienne per 5,25 milioni di euro e Jorginho dal Verona per 4,5 corrispondenti a metà cartellino. E venne preso pure Henrique. Ma anche allora, Ghoulam e Jorginho non si resero protagonisti subito al Napoli, diventando invece molto importanti solamente con l’arrivo di Sarri in panchina.

A livello economico un grosso esborso si ebbe poi nel 2014/2015: quasi tre anni fa ci fu l’arrivo di Manolo Gabbiadini dalla Sampdoria in cambio di oltre 12 milioni, assieme allo svincolato Strinic. Per entrambi però l’esperienza napoletana si è rivelata non soddisfacente. E decisamente deludente fu anche il mercato di riparazione del 2015/2016 per il Napoli, che acquistò Regini e Grassi, due elementi che hanno faticato in una grossa realtà come quella azzurra e che ancora faticano ad emergere anche in situazioni ambientali probabilmente a loro più congeniali. L’anno scorso si è infine agito più in ottica futura, con gli acquisti di Leandrinho e Zerbin, e per porre rimedio all’assenza prolungata di Milik. Senza il cui infortunio non sarebbe mai stato preso Leonardo Pavoletti, poi ceduto soltanto sei mesi dopo al Cagliari.

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