Mercato Napoli, Ancelotti-Chiesa: il mister chiama anche papà Enrico

Federico Chiesa Napoli sarri
Federico Chiesa © Getty Images

 

Continuano le telefonate di Carlo Ancelotti per il calciomercato del Napoli. Gli azzurri vanno su Chiesa e il mister chiama papà Enrico.

Federico Chiesa resta uno dei principali obiettivi del calciomercato del Napoli. Nonostante le ripetute offerte del club ed i ripetuti rifiuti della Fiorentina, il Napoli non riesce a non pensare all’esterno che tanto piace alla società ed anche a Carlo Ancelotti, nuovo allenatore azzurro. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Napoli è arrivato ad offrire anche 50 milioni di euro (più due giocatori a scelta, partendo dal croato Rog) per il nuovo asso viola, che sembra elemento prezioso e protagonista di questa estate di mercato. Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis in persona s’è fatto avanti con i vertici della Fiorentina, ma ha trovato più volte la strada sbarrata. Lo strappo del club campano è il chiaro segnale che attorno al pezzo pregiato di Pioli c’è un’aria frizzantina e potrebbe scatenarsi un’asta importante nelle prossime settimane, visto che Chiesa non interessa solo agli azzurri. La sensazione è che le trattative potrebbero continuare, ma il club viola non sembra arrendersi agli attacchi delle concorrenti, anche se la mancata qualificazione europea della squadra potrebbe essere decisiva da questo punto di vista.

Mercato Napoli, ma Ancelotti chiama papà Chiesa

Nonostante i ripetuti no della Fiorentina, il Napoli non molla l’obiettivo e resta in pressing a 360 gradi per Chiesa junior. Secondo quanto riportato dalla stessa Gazzetta, anche Carlo Ancelotti avrebbe telefonato nei giorni scorsi a papà Enrico, suo ex calciatore ai tempi del Parma, per cogliere gli umori in famiglia in merito ad un eventuale trasferimento. L’ex calciatore ha un ottimo rapporto con la proprietà viola e ha stretto un patto di ferro, tant’è vero che il recente rinnovo di contratto postula la crescita del ragazzo nella società che ho la lanciato. I toni affabili tra i due evidentemente lasciano ogni discorso aperto, ma la sostanza è che il no societario ha avuto il sostanziale avallo del giocatore e del padre.

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