Mertens: “Io mai in Cina, mia moglie non vuole. Sarri gran fumatore”

Napoli-Torino, gol Mertens bacia maglia ©Getty Images

Parla Dries Mertens: alla tv belga EEN l’attaccante del Napoli si confessa dicendo la sua sulla Cina, Sarri, Mondiali e scudetto.

Dries Mertens ha rilasciato diverse dichiarazioni molto significative anche in tema Napoli al network belga EEN. Il numero 14 azzurro, che sarà ai Mondiali con la propria nazionale, ha dichiarato: “La lingua italiana ho dovuto impararla abbastanza presto. Nei primi mesi vissuti a Napoli prendevo delle lezioni private, davvero stancanti. Al punto che decisi di interromperle subito. Dopo sei mesi ero però obbligato a fare le interviste in italiano, alla fine l’ho imparato sentendo i miei compagni nello spogliatoio. Ai tifosi non nego quasi mai un selfie, è un onore il fatto che mi chiedano di fare qualche foto con me. A volte però è una cosa stressante: Napoli ha un milione di abitanti e tutti vorrebbero farsi una foto con un giocatore. Probabilmente buona parte di loro ha un selfie con me, anche due. Ma quella gente è straordinaria, quando due mesi fa abbiamo battuto la Juventus, il nostro pullman alle 4:00 del mattino non riusciva a passare tra la folla”.

Mertens: “Mai in Cina, mia moglie non vuole”

Mertens esulta (©Getty Images)

Si parla di Marek Hamsik pronto a volare in Cina. Mertens lo seguirà? “No, mia moglie Kat non vuole, anche se la possibilità di andarci c’è stata. Ed avrei guadagnato in soli due anni il corrispettivo di una intera carriera. A Napoli sto molto bene, mi trovo alla grande e ho ancora due anni di contratto, stiamo a vedere come andrà. Spesso amici e parenti vengono a trovarmi, specialmente mio fratello con i suoi figli. Vogliono giocare fin dalle sette del mattino, ma quando vado ad allenarmi avverto un pò di stanchezza. Questo mi fa pensare che non avere dei bambini a casa aiuti anche a farsi male di meno, anche se rispetto i giocatori che invece ne hanno”. Su Sarri: “È il più grande fumatore al mondo. Per quanto riguarda noi giocatori, abbiamo delle regole da seguire, anche se prima di una partita troviamo anche il vino a tavola. Ma io sono dell’idea che un atleta al top non debba bere. Magari solo ogni tanto, dopo le gare”.

“Scudetto o Mondiali? Scelgo entrambi”

Sui Mondiali prossimi all’inizio: “Crediamo nelle nostre possibilità, il Belgio ha una rosa importante che può aspirare anche alla vittoria finale. Ci crediamo e ci proveremo, anche se valuteremo di partita in partita. Un grande lavoro lo ha fatto anche l’ex ct Marc Wilmots, che però ha ricevuto delle critiche al limite del vergognoso. Lui ha portato disciplina. Prima del suo avvento, valloni e fiamminghi pranzavano in tavoli separati, con lui poi c’è stata coesione in soli due anni. Il Belgio è un paese piccolo dove però si parlano tre lingue. Per questo nello spogliatoio ce la sbrighiamo con l’inglese”. Infine una scelta sportiva: “Tra scudetto col Napoli e Mondiali col Belgio cosa sceglierei? In tanti direbbero la seconda, io invece scelgo entrambi. Per ottenere il tricolore col mio club ho lavorato tanto assieme ai miei compagni”.

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