Liverpool-Napoli, Mertens snobba i Reds: “This is Anfield? Niente di che…”

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Dries Mertens parla di Liverpool-Napoli ©Getty Images

Dries Mertens non ha paura del Liverpool: “La loro scritta ‘This is Anfield’ negli spogliatoi mi ha un pò deluso. Ancelotti il top, Sarri e Rafa pure”.

Dries Mertens snobba il famoso effetto Anfield che anche stasera caratterizzerà il match Liverpool-Napoli. Per la delicatissima, ultima sfida del girone di Champions League che dirà se gli azzurri ce l’avranno fatta o meno ad approdare agli ottavi di finale, bisognerà mettere in campo tutte le forze sia fisiche che mentali a disposizione. E Mertens, al tabloid inglese ‘The Times’ afferma: “Tutti mi hanno parlato del cartello con su scritto ‘This is Anfield’ che si trova nel tunnel dello stadio, ma sinceramente mi aspettavo che fosse più grande. Quando sono arrivato non lo avevo notato, al punto da farmi indicare dove fosse. Senza offesa ma non mi sembra niente di speciale. Per quanto riguarda l’atmosfera – continua Mertens – in Italia il calcio è visto come una religione, anche lì ci sono posti davvero fantastici per giocare, quindi sia io che i miei compagni del Napoli ci siamo ormai abituati”.

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Mertens: “Ancelotti ci toglie lo stress di dosso, è un big”

L’attaccante azzurro elogia Carlo Ancelotti ed una sua capacità nello specifico. “Lui sa trasmettere a noi calciatori la tranquillità anche in partite importanti come Liverpool-Napoli di oggi. Fa sembrare facili le cose difficili e ci aiuta a vivere ogni situazione senza stress. Anche se devo dire che, rispetto a lui, un pò nervoso lo sono”. Qualche battuta su Maurizio Sarri. “Il nostro vecchio mister era assai scaramantico, ma ci ha trasmesso una idea di calcio diversa e mai vista prima. Lui pensa sempre al calcio, qualunque cosa faccia, non smette mai”. E sulla città: “Vivo nel posto più bello del mondo, col mare ed il sole, oltre che con il calore della gente”. Liverpool-Napoli è la partita del doppio ex, Rafa Benitez. “Sono venuto al Napoli con lui, nessuno parla inglese nel nostro spogliatoio ma con lui riuscivo a rapportarmi, è stato come un padre per me”.

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