Salisburgo-Napoli 2-3, le solite pagelle: grazie a Diego, esiste Mertens

Salisburgo-Napoli 2-3, le solite pagelle: Ancelotti e gli azzurri confezionano una vera e propria serata da record. Non senza soffrire

Mertens e Callejon (Getty Images)
Mertens e Callejon (Getty Images)

E’ un Napoli che soffre, ma vince contro un Salisburgo fisico e sfrontato. Ancelotti porta a casa i tre punti e la vetta del girone E, in quella che è stata una vera e propria serata da record. Gli azzurri ritrovano la vittoria in trasferta, in Europa, che mancava addirittura dal 6 dicembre 2016 e infrangono il record di imbattibiltà casalinga degli austriaci. La Red Bull Arena viene espugnata dopo 3 anni, grazie alla doppietta di Mertens, che mette la freccia e supera Diego Armando Maradona nella storia dei più grandi marcatori del Napoli. Importante anche la rete di Lorenzo Insigne, che nell’abbraccio con Ancelotti soffoca sul nascere le polemiche e pone i suoi nella condizione di ipotecare la qualificazione proprio contro il Salisburgo, tra le mura amiche del San Paolo.

Salisburgo-Napoli, le solite pagelle

Meret 8 – Miracoleggia a destra e a manca. E’ l’ultimo baluardo tra il Napoli e lo stato di crisi. Se poi inizia a parare anche con la faccia, chiudiamo tutto.

Malcuit 5 – Prestazione difensiva quasi ai limiti dell’imbarazzante, ma in fase offensiva il francese sa il fatto suo. Mette le zampino sia nel primo che nel terzo gol degli azzurri, ma l’ingenuità sulla rigore del Salisburgo pesa troppo.

Koulibaly 4 – Il peggiore in campo. Sempre fuori tempo e quasi trasparente dinanzi alle folate degli austriaci, capitombola come Napoleone in Russia sul secondo gol di Haaland. Napoli ha bisogno del vero Kalidou.

Luperto 7 – Semplicemente perfetto. Sia in fase di impostazione che in quella difensiva, il buon Lupo si trova catapultato in campo al posto di Manolas e non delude.

Di Lorenzo 6 – Prestazione non memorabile dell’ex Empoli, ma non è facile giocare da adattato sulla sinistra. Anche lì, però, difficilmente si fa trovare impreparato. Una certezza.

Callejon 6,5 – Le tante chiacchiere sul rinnovo non hanno scalfito la solidità e l’affidabilità dello spagnolo. Suo l’assist per il primo gol di Mertens, l’ex Real Madrid andrebbe clonato. Senza dubbio alcuno.

Allan 7 – Il primo vero Allan della stagione. Il brasiliano torna onnipresente e onnipotente, risultando l’ago della bilancia del centrocampo azzurro.

Fabian Ruiz 5,5 – Parte bene nella prima parte del match, poi cala di qualità e di rendimento fino al novantesimo. Ancelotti può simpaticamente sorridere: almeno, così, lo scout del Manchester City non avrà buone notizie per Guardiola.

Zielinski 6 – Il polacco continua ad andare a corrente alternata, ma ciò nonostante sale di rendimento una volta accentratosi al fianco di Allan. Prestazione nella sufficienza.

Mertens 8 – Centosedici reti con la maglia del Napoli e il record di top scorer, adesso, nel mirino. Mertens decide e trascina, rappresentando ancora una volta il vero uomo cardine degli azzurri. Qualcuno corri a rinnovargli il contratto!

Lozano 5,5 – Dall’avvio sembrava una prestazione incoraggiante, e invece il messicano soffre ancora. Ancelotti deve sbrigarsi nell’aiutarlo nel suo processo di ambientamento.

Insigne 6,5 – Il gol mette a tacere tutte le polemiche per l’esclusione dal primo minuto. Lorenzo entra e incide subito, riuscendo laddove Lozano aveva fallito.

Elmas s.v. – Prestazione poco giudicabile del macedone. Entra a dieci minuti dalla fine, tocca pochi palloni, anche se con buona qualità.

Llorente 6 – Subentra a Mertens nella parte finale di gara, mettendoci la solita dose di esperienza e fisicità.

Ancelotti 6 – Di buono ci sono i tre punti e l’aver quasi ipotecato la qualificazione al prossimo turno. Il Napoli continua a zoppicare in fase di possesso e a sbandare in quella di non-possesso. E poi quell’esclusione di Insigne che, fortunatamente, il gol ha aiutato a gettare nel dimenticatoio. Carletto è ancora lontano dal trovare la quadra definitiva per i suoi, ma con una vittoria si riesce a ragionare meglio.

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