Mistero Manolas, l’emblema di un calciomercato “indifendibile”

Kostas Manolas non sta rendendo secondo le attese in questo suo primo anno di Napoli. Tutti gli errori commessi dagli azzurri nel mercato in difesa

Uno svarione che è l’emblema di un’intera stagione. Da quando è arrivato a Napoli, Kostas Manolas non si è mai dimostrato all’altezza né della sua fama né della cifra pagata per acquistarlo. 15 milioni più il cartellino di Diawara, per un totale di 36 milioni di euro. Un investimento importante per un calciatore che doveva raccogliere la responsabilità di leader della difesa dopo l’addio di Albiol e che invece è andato giù con tutta la squadra. Ci ha messo anche del suo, senza dubbio, e per rendersene conto basta guardare il disastro contro l’Inter. A spasso con Hysaj sul primo gol, addirittura complice di Lautaro sul terzo. Errori gravi, soprattutto per un calciatore di questa esperienza.

Calciomercato Napoli, da Manolas a Chiriches: tutti gli errori in difesa

Manolas calciomercato Napoli
Manolas e Fabian (Getty Images)

Manolas è un emblema, dicevamo, un simbolo degli errori di valutazione fatti dal calciomercato del Napoli nel reparto arretrato. Tre terzini destri fino all’infortunio di Malcuit e due sinistri, con Ghoulam che rappresentava un’incognita fin da Dimaro. E poi in mezzo, con il 28enne greco che è di fatto un doppione di Koulibaly e non un leader difensivo come Albiol. Scelta di Ancelotti e del suo progetto tattico naufragato prima ancora di salpare, quindi responsabilità dell’ex allenatore.

Le altre scelte però portano chiaro il timbro della società. Tonelli è fuori squadra da 3 anni, Maksimovic mai affidabile al 100% e Luperto un ragazzo, con zero esperienza. Cedere Chiriches e non sostituirlo significa non aver avuto un piano B, significa un errore di valutazione clamoroso che poi, infortuni dopo infortuni, ha presentato il conto con gli interessi. Tanto che contro l’Inter, nella partita forse più importante della stagione, in mezzo ci è finito Di Lorenzo, che non giocava centrale da più di 3 anni. Sfortuna, certo, ma non solo quella.

 

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