Politano: “Mai rifutato Napoli. Le differenze tra Gattuso e Conte…”

Politano si racconta in una lunga intervista, parlando del suo trasferimento in azzurro, le differenze tra Gattuso e Conte e i motivi dell’affare sfumato due anni fa

Diego Demme - Sampdoria Napoli
Demme e Politano (Getty Images)

Dopo una prima parte di stagione in cui non ha trovato spazio nel 3-5-2 di Antonio Conte all’Inter, Matteo Politano è stato acquistato dal Napoli, che già in passato lo aveva cercato quando ancora militava tra le fila del Sassuolo. Nell’ultima gara contro la Sampdoria ha fatto il suo esordio con la maglia azzurra, subentrando nel finale di partita. In una lunga intervista concessa a Radio Kiss Kiss Napoli, Politano ha così parlato della sua nuova avventura: “Riesco ad esprimermi meglio con il 4-3-3 perchè mi piace giocare largo, per cui sono contentissimo di aver fatto questa scelta. Anno nuovo, vita nuova. Un mese fa c’era stato un timido approccio da parte del direttore, ma era ancora presto per il mercato, c’era tanto tempo. Un mese fa, quando venni a Napoli a giocare con l’Inter, non mi aspettavo di essere qui. Gattuso è molto bravo, a me piacciono i suoi allenamenti, sempre con la palla rispetto a Conte che lavorava più fisicamente e meno col pallone. E’ un mio obiettivo tornare a giocare a grandi livelli. Napoli mi può permettere di far questo. L’anno scorso all’Inter ho fatto bene, devo tornare a far come l’anno scorso. Dedicherò il primo gol alla mia famiglia”.

Sulla città partenopea: “Ho girato poco perché la settimana scorsa sono stato male e quando mi sono ripreso siamo andati in ritiro. Sono entrato da poco a casa, sto facendo ancora il trasloco, sono uscito poco.Tifoserie come Napoli mi sono sempre piaciute. Vengo da Roma, lì la tifoseria è molto calda. Ritrovarmi qui e bello perché la gente si fa sentire, ci sono sempre persone, è bello scendere in campo per loro”.

Sui compagni di squadra: “Callejon e Lozano sono due grandissimi calciatori. Siamo una delle squadre con più alternative, il mister ha l’imbarazzo della scelta. Insigne è un grandissimo campione in campo e fuori dal campo. Fa sentire la sua importanza dentro e fuori lo spogliatoio. Siamo felici di averlo come capitano, se sta bene fisicamente e mentalmente può fare la differenza. Con Insigne ho un ottimo rapporto, da tanti anni mi dice vieni qui, vieni qui, vieni qui… Ora ci siamo riusciti. Cannavaro? Sì, me l’ha detto anche lui. Di Lorenzo lo conosco dai tempi dell’Empoli. A me piace molto perché è bravo sia in fase offensiva che in quella difensiva. Per un esterno d’attacco avere un terzino che va sempre in sovrapposizione e porta via l’uomo è importante.”

Inevitabile la domanda sulla trattativa sfumata due anni fa per il passaggio in azzurro: “Non ho mai rifiutato Napoli, è sempre stata una piazza di mio gradimento. Quell’anno col Sassuolo c’erano dei problemi di documenti con Carnevali che non sto neanche qui a sottolineare. Sono contento di essere arrivato due anni dopo”.

Napoli-Inter, parola all’ex Matteo Politano

Politano ha poi parlato della doppia sfida di Coppa Italia che lo vedrà giocare contro la sua ex squadra, l’Inter: “Andremo a San Siro a cercare di fare la partita come sempre per arrivare in finale. Quello è il minimo obiettivo per ora, poi penseremo alla Champions. Affrontare l’Inter sarà emozionante, ho passato un anno e mezzo bellissimo, ho tanti amici lì e ci sono legato. I segreti di Conte? Ci può stare che un allenatore chieda ad un giocatore ex Inter certi tipi di movimenti, schemi e cose varie. Ne parlerò col mister. Starà a lui poi scegliere la chiave migliore per affrontare la partita”.

Sulla partita di campionato contro l’Inter, quando lui era ancora nerazzurro: “La partita con l’Inter di un mese fa, quando s’era visto un bel Napoli, non fu negativa perché s’era visto un Napoli in forte ripresa, che voleva fare la partita, come fatto con la Lazio. La squadra è forte e ci sono tutte le potenzialità per far bene. C’è un gruppo unito, tutti bravi ragazzi che mi hanno accolto benissimo”.

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