Zeman sul calcio femminile: “Le donne in cucina? Offesa per i maschi”

Zeman torna sulla polemica degli ultimi giorni e chiarisce il suo pensiero sul calcio femminile: “Lo diceva anche Rta Pavone…”.

E’ abituato come pochi a stare al centro delle polemiche per dichiarazioni spesso al di fuori degli schemi, stavolta però Zdenek Zeman ha sentito il bisogno di chiarire il proprio pensiero sul calcio femminile assicurando come le sue ultime parole siano state male interpretate.

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Zeman e la difesa del calcio femminile: “Rita Pavone a Sanremo…”

Juve Fiorentina femminile
Juventus-Fiorentina femminile (Getty Images)

L’ex tecnico boemo, famoso soprattutto per le denunce sul sistema e la storica battaglia contro il doping nel calcio, aveva parlato di ‘donne in cucina’ e ‘maschi che devono mangiare’. Intervistato da ‘Il Riformista’ però Zeman ora chiarisce come la sua fosse una provocazione su un certo tipo di ‘cultura’ italiana che lui non condivide affatto, anzi. “Le donne in cucina? È stata una forzatura mia a favore del movimento femminile. Per decenni le donne in Italia non hanno partecipato ad alcune attività. A Sanremo anche Rita Pavone ha cantato: ‘La domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita’. La domanda che mi hanno fatto era perché il movimento è arrivato in ritardo ed io volevo dire che era per la mentalità italiana”.

Zeman chiarisce: “Donne in cucina? Offesa per i maschi”

Zeman ai tempi del Napoli
Zeman sulla panchina del Napoli (Getty Images)

Quello di Zeman, insomma, non era sessismo. Almeno non nei confronti delle donne: “Io sono contrario a questa vecchia mentalità. Dicendo che le donne cucinano, era un’offesa per i maschi che non fanno niente in cucina. Ho commentato una vecchia mentalità. Anche ora le donne nel calcio sono viste male. Sono stato uno dei primi nell’86 ad apprezzare Carolina Morace, a Trani. Non ho nulla in contrario sull’attività, basta che si divertano”. Zeman invece resta contrario all’ipotesi del professionismo: “Non lo vedo bene. Perché relativamente alla gestione economica, squadre di serie C maschile non ce la fanno. Se hanno problemi loro col professionismo e semiprofessionismo, voglio vedere le donne come ci arrivano”.

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