Napoli, pensieri per il futuro: tra il “lodo Juve” e il Gattuso bis

Il Napoli ragiona sul futuro e sulla squadra che sarà: tra il “lodo Juve” per risparmiare sugli ingaggi al nuovo corso di Gattuso, il punto della situazione

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Aurelio De Laurentiis (Getty Images)

Mentre il ministro Spadafora fa capire che una ripresa del calcio il 3 maggio è praticamente impossibile e mentre il “lodo Juve” sul taglio degli stipendi apre nuovi scenari per tutte le squadre di Serie A, il Napoli ragiona sul futuro e su quella che sarà la squadra del prossimo anno. Sul tavolo la questione ingaggi: i pagamenti per ora sono bloccati dallo scorso febbraio e al vaglio c’è la possibilità di defalcare almeno 3 mensilità dal bilancio, con un risparmio intorno ai 30-40 milioni di euro.

Ipotesi che per ora restano tali, perché De Laurentiis prende tempo e valuta il da farsi. Dal mercato alla situazione rinnovi passando per i ragionamenti sulla guida tecnica, sono tante le situazioni sotto la lente di ingrandimento del presidente azzurro. Si ragiona su quello che sarà, ben consci che per ora una strada certa non può ancora essere battuta. Prima bisognerà capire gli sviluppi dell’emergenza coronavirus per poter fare progetti più concreti sulla ripresa.

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Il Napoli del futuro: da Gattuso al rinnovo di Zielinski

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Gennaro Gattuso (Getty Images)

Ma il Napoli pensa già alla prossima stagione, con i rinnovi congelati e la voglia di ripartire da alcuni punti fermi. Come Gattuso, ormai scelto come allenatore del futuro per riaprire un nuovo ciclo. O come Zielinski, per il quale è pronto un rinnovo fino al 2025 su cui manca soltanto la firma. Qualche problema invece per Mertens, con cui c’era accordo totale finché non sono sbucate alcune big internazionali a fargli la corte. Potrebbe esserci qualche cessione pesante per finanziare la prossima campagna acquisti. Gattuso è stato avvertito e ha dato il suo assenso, a patto però che il livello della squadra resti immutato. Ma è presto, per parlare di mercato. Bisogna prima capire come terminerà la stagione corrente e poi si inizierà a costruire per il futuro.

Giancarlo Colono

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